Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
Una ragazzina è morta dopo essere stata stuprata ma a Ebbing, nel Missouri, sembra che l'attività preferita della polizia locale sia quella di prendere a bastonate le persone di colore, anziché cercare l'assassino. Così Mildred (McDormand), la madre della ragazza, prende a noleggio tre enormi spazi pubblicitari collocati sulla strada che porta alla cittadina, e su di essi fa mettere le scritte: "stuprata mentre stava morendo", "ancora nessun arresto?", "come mai, capitano Willouhby?". Il capo della polizia chiamato in causa (Harrelson) è assai ben visto in città e per di più ha un tumore che lo sta portando anzitempo a miglior vita. Bastano queste due ragioni perché Mildred diventi invisa a gran parte dei suoi concittadini e perché arrivino ritorsioni contro i suoi pochi amici. Improvvisi colpi di scena cambiano le carte in tavola.
Martin McDonagh si conferma regista eccentrico e spiazzante, con un film ancora una volta imperniato sul senso di colpa, nel quale non mancano brusche sterzate sul grottesco (vedi In Bruges) e riflessioni tutt'altro che banali su delitto e castigo. A una trama ben congegnata e supportata da sapidi dialoghi si aggiunge l'ennesima prova da standing ovation di Frances McDormand e un disegno dei personaggi a tutto tondo, dei quali ci vengono mostrate contraddizioni, debolezze ma anche qualche virtù.
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