Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
Una costante dei premi cinematografici sono le polemiche suscitate dalla decisione di assegnare la vittoria ad un film invece che a un’altro. Per questa ragione fa piacere constatare l’unanimità di pareri positivi che ha accolto il trionfo di “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri”, fresco vincitore di tre Golden Globe: quello per la migliore sceneggiatura, andata al regista Martin McDonagh, e, ancora, quelli per le migliori interpretazioni assegnate alla strepitosa Frances McDormand e all’ottimo Sam Rockwell. Il responso, tra le altre cose, ha avuto il merito di indicare le qualità principali del film, che sono, per l’appunto, la solidità della scrittura, capace di trovare un equilibrio perfetto tra azione e scavo psicologico e le performance degli attori, tra i quali non va dimenticato Woody Harrelson, escluso dalle nomination ma non per questo meno bravo. In particolare, alla prima, va il merito di raccontare con partecipazione ma senza indulgenza il dolore di Mildred Hayes, rappresentato dai manifesti che accusano la polizia locale di non essersi impegnata a sufficienza nella cattura di chi le ha ucciso la figlia. Agli attori, invece, quello di farci empatizzare con un’umanità politicamente scorretta, che non fa nulla per ingraziarsi la simpatia dello spettatore. Al contrario di ciò che sarebbe lecito aspettarsi da una trama di questo tipo, a tenere banco non è tanto l’indagine messa in piedi per catturare il misterioso assassino bensì la guerra intestina che - senza esclusione di colpi - vede la donna impegnata a non dare tregua agli uomini dello sceriffo Willoughby. Metafora di una nazione precipitata in un isolamento che la costringe a guardare in faccia i propri fantasmi, il film di McDonagh, sulla scia dei vari “Suburbicon” e “Detroit”, continua a raccontarci un America sporca e cattiva che sembra ricalcare gli umori prodotti dai primi mesi del governo Trump. In vista dei prossimi Oscar “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri” è ufficialmente il film da battere.
(icinemaniaci.blogspot.com)
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