Regia di Andres Muschietti vedi scheda film
La rivisitazione del classico degli anni ’90, ha creato scalpore già dal primo ciak. L’ottima campagna promozionale ha garantito le sale piene e orde di fans, anche non troppo adulte, per ricordare il fenomeno sopracitato, in trepidante attesa, ad occhi sgranati di fronte ad ogni trailer che ne mostrasse qualche stralcio. Ma il remake di Muschietti è molto altro. A partire da Bill Skarsgård che non si prende la briga ne di eguagliare il suo predecessore, ne tantomeno di essere onnipresente. Pur se con una sporadica presenza riesce ad essere spaventoso, anzi direi inquietante. Essere dai tratti cerei e dallo sguardo profondo, fin troppo. Troppo come il malumore associato alla pellicola, incapace di riprendere le intime atmosfere coinvolgenti della serie tv del 1990 ma è ben capace di gettare le basi di una nuova seppur breve (forse) saga. I giovani protagonisti, elogiati dai più, non li ho invece trovati capaci di trasmettere le giuste emozioni. Troppo impegnati a recitare hanno forse perso di vista l’obiettivo primario. Resta il fatto che, tra alti e bassi, tra critiche e acclamazioni è riuscito a creare attesa per la parte terminante della storia. Almeno ora Stephen King sarà contento che qualcuno sia riuscito, in modo piuttosto convincente, a dare volto e maligna anima alla sua creatura più terrificante.
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