Regia di Andres Muschietti vedi scheda film
Il clown di Bill Skarsgård ha un ghigno raccapricciante, gli effetti digitali non fanno danni e la regia è ottimamente a fuoco.
Fonte principale d'ispirazione di Andrés Muschietti per tale riduzione del capolavoro letterario di Stephen King è l'immaginario cinematografico degli anni Ottanta (in particolar modo I Goonies, gli horror di Tobe Hooper, Stand by Me e le saghe slasher più popolari dell'epoca, Nightmare in vetta), nei quali ha luogo questo primo "capitolo" della storia, che invece nel romanzo è ambientato negli anni Cinquanta. In confronto alla famosa miniserie di Tommy Lee Wallace, il film di Muschietti focalizza con più criterio il perno semantico dell'opera di King (la paura di perdere l'innocenza), dal momento che il copione di Chase Palmer, Cary Fukunaga e Gary Dauberman inquadra gli adulti di Derry con grottesca cattiveria (in fondo sono innanzitutto loro ad imbottire la propria prole di timori e nevrosi) e non censura il percorso di scoperta del sesso da parte dei ragazzi (si notino l'avvenenza dell'unica femmina del gruppo e le battute pecorecce di Finn Wolfhard, proveniente da Stranger Things). E anche se forse si arrende troppo presto alle logiche del blockbuster (la pianificazione dei parecchi jump scare è reiterativa e convenzionale), ha il pregio di mettere inquietudine più ai coetanei dei protagonisti che a chi è già maturo. Il clown di Bill Skarsgård ha un ghigno raccapricciante, gli effetti digitali non fanno danni e la regia è ottimamente a fuoco.
Benjamin Wallfish compone musiche classicamente sinistre (cantilene di bambini, boati, clangori).
BUON film (7) — Bollino ROSSO (vietato ai minori di 14 anni)
VISTO al CINEMA
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