Regia di Andres Muschietti vedi scheda film
Riuscito a metà.
Dopo il passabile La madre, Muschietti prova a dirigere un horror d'autore, nientemeno che It, tratto da uno dei migliori romanzi di Stephen King, ma il risultato è riuscito a metà. Gran parte dello spirito e dell'atmosfera inquietante che alimentava il romanzo vanno un po' a farsi benedire in nome di un horror un po' superficiale e moralista, fatto su misura per ragazzini ma che piaccia anche agli adulti. Un horror che vorrebbe essere autoriale ma che spesso e volentieri non rinuncia ai facili spaventi ed agli effetti sonori tipici degli orrendi horror di serie C che oggi producono in serie. Il pagliaccio non è così inquietante come dovrebbe ed è così aiutato da una vistosa dentatura stile alien e da effettacci che accompagnano sempre la sua venuta. Certo, nel complesso funziona abbastanza, almeno due sequenze producono sani spaventi autentici ed è discretamente coinvolgente a livello emotivo, ma questo accade solo perché è tratto da un grande romanzo spaventoso, originale ed inquietante fino alle ossa. Visto il livello infimo dei film horror americani odierni, It non è di certo male, ma viste le aspettative ed il libro da cui è tratto, si poteva fare molto di meglio.
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