Regia di Vittorio Caprioli vedi scheda film
Una prostituta di Roma va a Parigi dal fratello (che lei non sa essere gay) con l’intenzione di cambiare vita. Come prevedibile, non cambia nulla: anzi, dopo vari tentativi di crearsi uno spazio suo, si concede al figlio della padrona di casa e viene costretta a sloggiare. Accetta allora la proposta di un pizzaiolo italiano deciso a rimpatriare e torna indietro con lui e i suoi due bambini; lungo il tragitto fino all’aereoporto può finalmente vedere i principali monumenti parigini, dato che fino allora non aveva mai avuto occasione di visitare la città. Il film va progressivamente spegnendosi, e Caprioli conferma di non avere grandi capacità registiche.
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