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Nico, 1988

Regia di Susanna Nicchiarelli vedi scheda film

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La recensione su Nico, 1988

di stefanocapasso
8 stelle

Dopo una breve collaborazione con i Velvet Underground ed altre personalità famose come Jim Morrison e Andy Warhol, Christa Paffgen, in arte Nico, tenta di costruire la sua carriera di cantante solista. Complici gli eccessi dell’epoca, l’uso di droghe, e la difficoltà di uscire da quel personaggio famoso legato alle esperienze del passato in cui tutti cercano di ingabbiarla, la vita e la carriera di Nico vanno avanti tra grandi difficoltà, accentuate dal dolore che porta con se per essersi lasciata portare via il figlio, a causa della sua vita instabile.

E’ un film sul passato questo di Susanna Nicchiarelli, il passato della protagonista con i suoi traumi e i suoi apici che costituiscono insieme un blocco ed uno stimolo ad andare avanti; ed è una ricerca su un passato da parte del film che rievoca musiche, atmosfere, situazioni sociali e politiche degli anni 80, che viste con gli occhi di oggi assumono un aspetto quasi mitologico. La traiettoria della protagonista, con la sua esistenza tormentata, si conclude proprio quando sembra aver definitivamente intrapreso quel percorso di guarigione, legato anche al recupero del rapporto col figlio. E si conclude in modo “normale”, quella normalità che aveva cercato da tempo. Con lei gli altri protagonisti maturano ad una nuova condizione esistenziale e soprattutto il figlio che dopo anni di ospedale psichiatrico oggi racconta la storia della madre. Tutto è poggiato sulla potente colonna sonora delle musiche di Nico, bellissime , e sui suoi testi di grande forza espressiva ed emotiva, che definiscono l’artista che il film racconta.

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