Mario Cavallaro si sveglia ogni mattina sempre allo stesso modo, nella stessa casa, nello stesso quartiere e nella stessa città, Milano. Ha appena compito cinquant'anni, ama l'ordine e fa sì che tutti conservino un certo decoro. La sua vita è divisa tra la merceria che ha ereditato dal padre e un orto, che coltiva nella sua terrazza. Qualsiasi cambiamento lo spaventa ma la sua situazione peggiora quando il bar di cui è cliente abituale viene rilevato da un egiziano e Oba, un venditore ambulante di calze senegalese, si piazza proprio davanti alla sua attività, facendogli una concorrenza sleale e vincente. Per "rimettere le cose a posto" Mario escogita allora un piano tanto semplice quanto folle: rapire Oba e riaccompagnarlo in Senegal. Oba acconsente alla sua "deportazione" a condizione che Mario riporti in patria anche sua sorella Dalida. Non appena vede la giovane, per Mario è amore a prima vista: peccato però che Dalida sia in realtà la fidanzata di Oba e non la sorella.
Qualcuno ha già scritto "tremendo": mi associo. Anche spendere troppe parole e argomentare sarebbe tempo sprecato. Albanese farebbe bene a smetterla di dirigersi...
Tutto sommato originale ed interessante. Certo senza la bella Aude tutto crollerebbe miseramente nella sceneggiatura. Il finale è un bel messaggio di accoglienza. Il problema è davvero se li si possa prendere tutti o basti farsi sostituire un po' alla volta. 6.5
Bel film,peccato che la realtà sia ben diversa,chi mai avrebbe il coraggio di riportare in patria il tunisino assassino di fidanzate italiane?Ma di queste casi c'è ne sono a bizzeffe, ci vorrebbe Rambo ma anche quello è solo un film.
L'intento è lodevole, la realizzazione però lascia a desiderare. Il film è troppo debole per centrare il tema sociale, ha troppo poco per far divertire con esso. Il tema è sicuramente affrontato con delicatezza e di ciò va dato atto ad Albanese, ma il film ha poco per convincere e annoia. Peccato, da uno come lui ci si aspettava di meglio.
Antonio Albanese, dirige un film con un tema molto attuale, quello dell’immigrazione e lo fa mettendo in piedi una commedia tragicomica che farà riflettere un bel po’.
è inammissibile che chi si occupa di film nel pubblicare le trame fa degli errori a dir poco marchiani. Vedi la trama del film contromano dove un negozio di calze diventa un negozio di scarpe.
Chi ha scritto la trama, il film, non lo ha neppure visto ne si è curato di leggere la trama .
Preso come racconto e messa in scena di una singola storia potrebbe anche andare. Un po' troppo zuccherosa, ma comunque... Visto però che l'intento pare essere, e se ci fossero dubbi il finale moralisticheggiante ce lo conferma, quello di affrontare i temi dell'immigrazione, convivenza, melting pot, ecc., debbo dire che personalmente sono piuttosto stufo di veder rappresentate questioni… leggi tutto
è inammissibile che chi si occupa di film nel pubblicare le trame fa degli errori a dir poco marchiani. Vedi la trama del film contromano dove un negozio di calze diventa un negozio di scarpe.
Chi ha scritto la trama, il film, non lo ha neppure visto ne si è curato di leggere la trama . leggi tutto
Mario Cavallaro,alias antonio Albanese, che qui è anche regista, è un cinquantenne single, misantropo e silenzioso, che vive nella sua Milano, dedito a una vita monotona e di routine tranquilla, scandita dal suo lavoro di negoziante di intimo e dal suo piccolo orto, che con cura meticolosa, coltiva nella terrazza di casa sua, unica passione che si concede; compie gli stessi… leggi tutto
Mario Cavallaro,alias antonio Albanese, che qui è anche regista, è un cinquantenne single, misantropo e silenzioso, che vive nella sua Milano, dedito a una vita monotona e di routine tranquilla, scandita dal suo lavoro di negoziante di intimo e dal suo piccolo orto, che con cura meticolosa, coltiva nella terrazza di casa sua, unica passione che si concede; compie gli stessi…
Chiunque avendo un negozio su cui paga salatissime tasse, si incavolerebbe (eufemismo) alquanto se si ritrovasse un tizio che nelle adiacenze vendesse lo stesso tipo di merce di qualità nettamente inferiore e ovviamente a prezzi minori e senza uno straccio di tasse. Se il “tizio” fosse un connazionale sarebbe solo una persona incavolatissima, ma se di colore allora diventa…
Cari amici lontani e vicini:Inginocchiamoci tutti per fermare il razzismo!Io l'ho fatto, anche se sinceramente a me risulta facile,dopo l'episodio di razzismo che,come dicevo non ricordo dove, ho subito sulla mia…
Il milanese Mario Cavallaro conduce un'esistenza grigia e abitudinaria, dividendosi tra i magri affari del suo negozio di calze e la piccola serra nella quale coltiva ortaggi con passione e pazienza certosina. La sua routine viene sconvolta da un venditore ambulante senegalese che comincia a fargli concorrenza sleale con i suoi calzini a prezzi stracciati: l'assurdo tentativo di rapire e…
Bel film, finalmente si vede del buon cinema che ci fa sognare ed evadere dalla triste e squallida quotidianità , dunque una favola che ci fa sognare...sognare appunto.Ma purtroppo la realtà non è questa,anzi,infatti chi mai avrebbe il coraggio di riportare in patria,contromano appunto,il tunisino in permesso di lavoro, già condannato a ben 15 anni per aver…
Di seguito i Film (ordinati per anno di uscita) visti nel mese di Gennaio.
Serie TV concluse:
- 3a That's 70 show;
- 1a Il Metodo Kominsky;
- 1a Escape at Dannemora.
Il signor Mario è un uomo di mezza età assai abitudinario. Single, gestisce da anni un piccolo negozio di calze e calzini; prende quotidianamente il caffè in un bar che frequenta da decenni, e rimane sconvolto nel momento in cui apprende che sarà ceduto ad uno straniero. Egli vuole che nulla cambi, e le cose e le persone rimangano per sempre nel posto ove sono nate.…
Senza la presenza - gradita e ingombrante - del fenomeno Checco Zalone, l’unico che sposta gli equilibri del nostro botteghino negli ultimi anni,… segue
Un commerciante lombardo, incattivito dalla vita, pensa che gli immigrati siano il Male. Un giorno stordisce l’insistente ambulante africano che gravita davanti al suo negozio e decide di riportarlo a casa sua. L’uomo però lo sorprende: non solo è d’accordo con questa soluzione, ma vuole portare anche sua sorella con sé.
La principale buona notizia…
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Commenti (13) vedi tutti
Come commedia non è così divertente e la storia è un po' stiracchiata, ma ha degli spunti intelligenti
commento di Artemisia1593Un sogno bellissimo, a volte onesto, a volte utopico, a volte triste. Meglio guardarlo senza lo spoilerone del sito. Voto 6.
commento di ezzo24Qualcuno ha già scritto "tremendo": mi associo. Anche spendere troppe parole e argomentare sarebbe tempo sprecato. Albanese farebbe bene a smetterla di dirigersi...
commento di la criticonaFilm su di un tema sociale assai caldo. Il risultato è pessimo. Giunsero infine gli agognati titoli di coda.
commento di TortellaüberallesQuarta prova alla regia di Albanese. Modesto film a cavallo tra "commedia on the road" e farsa grottesca.
leggi la recensione completa di Furetto60Tutto sommato originale ed interessante. Certo senza la bella Aude tutto crollerebbe miseramente nella sceneggiatura. Il finale è un bel messaggio di accoglienza. Il problema è davvero se li si possa prendere tutti o basti farsi sostituire un po' alla volta. 6.5
commento di BradyTremendo. Voto 1
commento di MagicTragicFilm altalenante con qualcosa anche d'Attualità.voto.5.
commento di chribio1Assai inverosimile,quasi una fiaba,ma qua e la' si ride e fa riflettere....bravo Albanese....a tratti impeccabile nelle sue convinzioni.
commento di ezioBel film,peccato che la realtà sia ben diversa,chi mai avrebbe il coraggio di riportare in patria il tunisino assassino di fidanzate italiane?Ma di queste casi c'è ne sono a bizzeffe, ci vorrebbe Rambo ma anche quello è solo un film.
leggi la recensione completa di medusatouchL'intento è lodevole, la realizzazione però lascia a desiderare. Il film è troppo debole per centrare il tema sociale, ha troppo poco per far divertire con esso. Il tema è sicuramente affrontato con delicatezza e di ciò va dato atto ad Albanese, ma il film ha poco per convincere e annoia. Peccato, da uno come lui ci si aspettava di meglio.
commento di silviodifedeAntonio Albanese, dirige un film con un tema molto attuale, quello dell’immigrazione e lo fa mettendo in piedi una commedia tragicomica che farà riflettere un bel po’.
commento di Moretti98è inammissibile che chi si occupa di film nel pubblicare le trame fa degli errori a dir poco marchiani. Vedi la trama del film contromano dove un negozio di calze diventa un negozio di scarpe. Chi ha scritto la trama, il film, non lo ha neppure visto ne si è curato di leggere la trama .
leggi la recensione completa di afelio