Regia di Valerio Mieli vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 2018 - GIORNATE DEGLI AUTORI
La potenza salvifica e rigenerante del "ricordo"; l'elaborazione che permette di dare significato ad una storia che, per quanto irrimediabilmente finita, ha dato l'occasione ad ognuno dei membri di una coppia, di vivere appieno l'esperienza, maturando e rafforzandosi anche quando le circostanze di un naufragio inducono entrambi a valutare l' come un fallimento. Questo - che è comunque già tanto - ma non solo, è Ricordi?, opera seconda dopo quasi dieci anni dal riuscito Dieci inverni, che segna l'atteso ritorno in regia di Valerio Mieli, apprezzatissimo a Venezia 2018, ove il film, ospitato nella sezione Giornata degli autori, vinse il Premio del pubblico.
"Non è colpa nostra: tutto è cominciato a finire quando abbiamo iniziato": una diagnosi che è tutta una antitesi, e che non lascia scampo; propria di una coppia che finisce per maturare la causa assurda ma concreta che li ha condotti poco per volta al fallimento del proprio percorso a due, e che corrisponde effettivamente proprio con questo paradosso.
Mieli riesce a raccontarcelo mostrandoci i punti di vista antitetici dei due protagonisti della coppia finita alla deriva: già dal primo incontro ad una festa, l'atteggiamento malinconico e pessimista del ricercatore universitario si scontra violentemente con l'approccio positivo e gioioso della ragazza da cui egli è attratto nonostante il suo tendenziale ritrarsi.
E' proprio questo particolare, insolito approccio che consente ai due di trovarsi interessanti, ma è anche il principale ostacolo che finisce per respingerli dopo un trascorso di vita assieme di cui non è nemmeno troppo importante capirne o decifrarne la durata.
Mieli filma quasi un doppio film che racconta una storia vista da due angolazioni antitetiche, e per questo irresistibilmente attratte una verso l'altra; e lo fa attraverso scelte coraggiose che sacrificano completamente facili appeal narrativi, scontate inquadrature di facile estetica o scenografie puerili e accattivanti che appiattiscono oltre 3/4 della commedia italiana di oggi.
Un film che si nasconde volontariamente in luoghi unici, fotogenici certo, ma tutt'altro che scontati o decifrabili, ove la ricerca quasi ossessiva della straordinarietà insolita della location, quasi mai si rivela o rende note le sue generalità, fatta eccezione per le scene che si sviluppano sullo sfondo suggestivo, misterioso e fatato, ma anche inquietante, per questo invero assai pertinente, del Parco dei Mostri nelle Villa delle Meraviglie di Bomarzo, in provincia di Viterbo.
Ricordi' è un film al contrario coraggioso ed impertinente, che si fa scudo con le sue scelte e punti di vista insoliti e radicali, per distaccarsi dal concetto usurato di commedia sentimentale o romantica, senza per questo evitare di trattarne i temi, in particolare quello della prima accezione.
Alla riuscita di questa notevole piccola produzione nostrana, la scelta di due interpreti ideali come Luca Marinelli, fantastico nella resa del suo personaggio dannatamente malinconico fino all'autolesionismo, e la magnifica, sensuale, provocante Linda Caridi (vista ed apprezzata come protagonista di Antonia., cinebiografia preziosa e intima della poetessa infelice Antonia Pozzi, per la regia di Ferdinando Cito Filomarino), risulta del tutto azzeccata, necessaria, vitale, in grado di rendere questa intima e per nulla scontata, anzi a tratti bizzarra pellicola, come una delle sorprese più inaspettate della non proprio incoraggiante ultima stagione di cinema italiano.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta