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Death Race 2050

Regia di G.J. Echternkamp vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Death Race 2050

di claudio1959
4 stelle

Remake di Anno 2000 la corsa della morte di Paul Bartel del 1975. Prodotti entrambi dal Re del B-Movie Roger Corman.

locandina

Death Race 2050 (2016): locandina

Manu Bennett

Death Race 2050 (2016): Manu Bennett

Manu Bennett

Death Race 2050 (2016): Manu Bennett

Burt Grinstead, Manu Bennett

Death Race 2050 (2016): Burt Grinstead, Manu Bennett

Death Race 2050 Stati Uniti d'America 2017 la trama: In un futuro terribile e dominato dalla totale perdita del rispetto della vita umana e dei valori, viene organizzata ogni anno una corsa automobilistica da una costa all’altra dell’America. Vincerà chi farà più punti uccidendo i pedoni che si parano loro davanti sul tracciato. La recensione: Death Race 2050 è un film diretto da G.J. Echternkamp e prodotto da Roger Corman,per Universal. Si tratta del reboot di Anno 2000 - La corsa della morte (Death Race 2000) diretto nel 1975 da Paul Bartel. Direttore della fotografia Michael Moriatis. Colonna sonora Sean Fernald. Un film molto difficile da giudicare, per soli appassionati di questo genere. Un film kitsch ed eccessivo, dove tutto è troppo. Gli attori sono anonimi ed al limite della parodia. Emerge su tutti il grande attore Malcom McDowell, che interpreta il presidente, la sua presenza pregevole è uno dei pochi motivi per visionare questa pellicola e pensare che questo grande attore ha girato capolavori come “Arancia meccanica” e “Britannia Hospital”oltre alla presenza femminile della cazzuta e bellissima Marci Miller, che interpreta Annie Sullivan, che assiste e filma in corsa come copilota Manu Frankestein il super campione interpretato in modo esagerato e fuori dalle righe da Manu Bennett. Il film non è brutto in ogni caso e dispiace che nel 2017 fu lanciato solo come dvd e blue ray, nel mercato nazionale, per la sua spettacolarità meritava la visione in sala. Ha una restrizione ai minori, perché è molto violento, con scene splatter e vi sono molti nudi femminili, il tutto in modo grottesco, ma molto sexy. La colonna sonora eccessiva e roboante, gli effetti speciali ricostruiti al computer ed i duelli tra le macchine sono girati bene. Una fantascienza rozza di un mondo apocalittico, ma il tutto in modo forzato ed esasperato. Gli Stati Uniti nel 2050 sono rappresentati in questa pellicola futuristica, da persone che hanno subito il lavaggio del cervello, attraverso una realtà virtuale ed in modo subliminale, tutto controllato e manipolato dal Governo e qui è chiaro il riferimento a “Rollerball” del 1975 di Norman Jewison. Impressionanti le scene dei corpi schiacciati senza pietà alcuna dai piloti trafitti violentemente e divisi a metà, con il sangue che sgorga a fiumi. Rimane impressa la pilota che si eccita sessualmente quando investe i poveri malcapitati, ove la vita umana conta meno di zero. Per chiudere il film è ironico e grottesco un b-movie, con il sangue che scorre a litri sull’asfalto, tante scene surreali e bizzarre, con un buon budget impiegato e senso dell’estetica, diverte a patto di essere “amanti” di questo genere, gli altri evitare, perché hanno sbagliato film. Interpreti e personaggi Manu Bennett: Frankenstein Malcolm McDowell: Presidente Marci Miller: Annie Sullivan Burt Grinstead: Jed Perfectus Folake Olowofoyeku: Minerva Jefferson Anessa Ramsey: Tammy Yancy Butler: Alexis Hamilton Charlie Farrell: JB Shanna Olson: Grace Tickle Sebastian Llosa: Steve Emilio Montero: Pablo Zapata

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