Regia di Michele Massimo Tarantini vedi scheda film
Tarantini, autore di una serie lunghissima di commediacce notevolmente mediocri, prova qui diverse strade, dalla satira germiana sull'ipocrisia delle cittadine di provincia alla commedia sofisticata basata sulla necessità di adempiere le condizioni per ottenere un'eredità, dalla pochade alla maniera di Feydeau fino alla commedia erotica. E fallisce su tutti i fronti che apre. Insomma il film non coinvolge, non eccita e non fa mai ridere. Nemmeno per sbaglio.
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