Regia di Elio Petri vedi scheda film
Ennesimo film ambientato in un futuro distopico, diremmo adesso, ma attenzione (!) si tratta di una pellicola di più di 50 anni fa quindi per l'epoca coraggiosa e atipica.
La società si presenta cinica e priva di ideali a tal punto da inventarsi una 'caccia' mortale tra concorrenti che alternativamente sono cacciatori o vittime. Colui che termina vincente la decima caccia vince un milione di dollari e acquisisce la fama internazionale. Marcello risulterá l'italiano prossima ipotetica 'Decima Vittima', da cui il titolo, che non conosce il proprio cacciatore designato ma presagisce che la propria esistenza sia arrivata all'epilogo finale. Critica sociale, sempre attuale, sulla mercificazione della vita umana e sul potere illimitato della pubblicità che non si vergogna neanche di mostrare la morte in diretta per raggiungere i propri scopi. Purtroppo l'assunto così ricco di buoni propositi si dematerializza pian piano causa un finale, diverso da quello letterario, che ne disinnesca la carica eversiva e anarcoide. Probabilmente avendo come attrice principale la splendida Ursula Andress e come protagonista maschile il biondo, per l'occasione, galletto nazionale e non particolarmente ispirato, Marcello Mastroianni non si poteva perdere l'occasione di farli accoppiare. Tutto questo nonostante si cerchi di dare un pò di brio al finale rimescolando le carte con continui scambi di ruolo tra il vinto ed il vincitore. Patetica la sequenza conclusiva, che voleva risultare ambigua e profonda, del matrimonio in aereo.
Rimane una ottima colonna sonora pop, splendidi scenografie e costumi, simili a quelli visti nel truffautiano 'Fahrenheit 451' e soprattutto il coraggio scarsamente ripagato in una opera profondamente irrisolta.
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