Regia di Elio Petri vedi scheda film
Petri e la fantascienza sono un binomio sulla carta inconciliabile; invece La decima vittima mantiene vive entrambe la caratteristiche: il gusto per il paradossale, il futuribile, il bizzarro e contemporaneamente una forte critica sociale, senza della quale Petri non scomoda la macchina da presa. Se si esclude il pasticciato ed incomprensibile finale, si tratta di un lavoro ben riuscito e ricco di spunti, alcuni anche in lieve anticipo con i tempi (la critica all’invadenza televisiva o alla sponsorizzazione selvaggia). Altri, come la contrapposizione fra l’efficienza americana ed il quieto vivere nostrano, sono già più scontati.
La decima vittima è quella che manca all’americana Caroline per completare un gioco internazionale legalizzato di caccia all’uomo. Siamo in una Roma futuristica e la vittima designata è Marcello (Mastroianni), di cui però Caroline si innamora.
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