Regia di Richard Stanley vedi scheda film
Aldilà degli evidenti impacci nel gestire la materia prettamente narrativa del film (l’indagine, la relazione sentimentale) Stanley riesce a montare con pochissimi mezzi un’atmosfera apocalittica e arcana, vigorosamente suggestiva e piena reminiscenze cinematografiche, dimostrando che, se il cinema di genere racconta sempre le solite storie, a fare la differenza è il “come” vengono narrate. In un bilancio generale del tisico horror anni ’90, l’opera del maniacale Richard Stanley va obbligatoriamente annoverata tra gli esiti più significativi e stilisticamente virtuosi. Peccato non abbia avuto seguito.
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