Trama
Dalla sua terrazza Benjamin d’Aoust vede due ali della prigione Saint-Gilles a Bruxelles e, soprattutto, sente le grida dei detenuti e dei secondini che la popolano. Saint-Gilles, costruito con i mattoncini rossi tipici dell’architettura industriale del XIX secolo, diventa un luogo dell’anima; le voci dei detenuti, tutte insieme, diventano una: quella del carcere stesso, che si fa corpo e diventa un mostro. Il regista crea un conflitto tra il Dentro e il Fuori, innescando una riflessione sul ruolo del carcere nella società oggi.
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