Regia di Nanni Loy vedi scheda film
Nanny loy aveva diretto Sordi nel film ''il marito'' con risultati decenti ma non certo grandiosi come quelli che riuscì a conseguire quando si avvalse del celebre attore romano per affidargli la parte di maggiore spicco della celebre pellicola cinematografica ''detenuto in attesa di giudizio''.
Il botto insieme lo fecero proprio in quell'occasione facendo vedere forse il meglio di loro stessi.
L'argomento toccato è quello della giustizia che certe volte commette degli errori di una certa rilevanza che vanno a coinvolgere dei comuni cittadini che si vedono incastrati,senza aver commesso nulla di male, in grovigli più grandi di loro da cui diventa operazione alquanto intricata uscirne fuori.
È quello che succede al protagonista di questo film che decide di evadere dalla routine quotidiana facendosi una vacanza in compagnia della sua famiglia e che sul più bello verrà arrestato.
Si tratta certamente di un equivoco che però lo costringerà a stare in mezzo ad altri detenuti ed a subire i maltrattamenti che vengono riservati ad i veri delinquenti.
''Ma cosa ho fatto di male per andare a finire in galera?!!!''... se lo chiede spesso ma non riesce in alcun modo a spiegarselo.
Giorni che sembrano non giungere mai al termine e che lo straziano nel corpo e nella mente, è un incubo che pare non avere mai fine e che lo porta a vivere tante esperienze negative.
Ormai, per motivi indipendenti dalla sua volontà, nella trappola infernale c'è andato a finire e bisogna per forza di cose pagarne il prezzo subendo tutte le angherie del caso.
C'è la scena del treno che è sicuramente la più tragica perché viene fatto salire con la forza in quel mezzo di locomozione per essere trasferito in un altro istituto penitenziario e lo vediamo in quei momenti soffrire mentalmente ma anche fisicamente visto che il suo corpo è stritolato da quello dei suoi compagni di viaggio.
Un uomo onesto e perbene catapultato in una realtà che non è la sua, il trauma è forte ed avrà la forza di segnarlo per sempre.
Ed infatti quando la faccenda verrà chiarita e verrà rimesso in libertà, non sarà più lo stesso perché vedrà complotti contro di lui dappertutto.
L'epilogo del film ce lo fa capire chiaramente perché lo si vede tremare mentre la polizia ferma la sua macchina per eseguire i normali controlli di routine. Alberto Sordi ha saputo esprimere al meglio tutte le emozioni che prova il suo personaggio riuscendo così a far emozionare alla grande. Davvero perfetta la sua prova attoriale, paragonabile come intensità soltanto a quella da lui sfornata nel film ''un borghese piccolo piccolo''.
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