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Detenuto in attesa di giudizio

Regia di Nanni Loy vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Detenuto in attesa di giudizio

di claudio1959
10 stelle

Grande prova di Alberto Sordi, con Un borghese piccolo piccolo il suo film più amaro e drammatico.

locandina

Detenuto in attesa di giudizio (1971): locandina

scena

Detenuto in attesa di giudizio (1971): scena

scena

Detenuto in attesa di giudizio (1971): scena

Alberto Sordi, Elga Andersen

Detenuto in attesa di giudizio (1971): Alberto Sordi, Elga Andersen

Detenuto in attesa di giudizio Italia 1971 la trama: Il geometra Giuseppe Di Noi uno stimato geometra di Tivoli, da anni vive e lavora in Svezia, dove è sposato con una donna svedese e padre di due bambini. Decide dopo un buon contratto di lavoro acquisito, di portare la sua famiglia in viaggio in Italia in vacanza. Alla frontiera il Di Noi viene arrestato dalla polizia di frontiera senza spiegargli i motivi, qui comincia la sua Odissea, nella mala giustizia italiana. La recensione: Il film più drammatico con “Un borghese piccolo piccolo di Alberto Sordi, un film amarissimo, quasi un film dell’orrore, per quello che può capitare ad un cittadino onesto, nelle maglie feroci del potere giudiziario, un film terrificante e purtroppo visti i casi, succede ancora oggi questa barbaria inumana, i carceri sono migliori questo sicuramente, però l’attitudine dei magistrati di perseguire oltre ogni limite, non è cambiata, forse anche peggio che nel 1971. Una discesa negli inferi burocratici, di un arbitrio senza pietà per gli esseri umani, trattati, come numeri e nel caso di Di Noi, dopo acclarata la sua estraneità ai fatti, la sua vita distrutta, come la sua mente ammalata. Un film lineare con un Alberto Sordi, insolito, ma bravissimo nell’interpretare una parte molto difficile, solo lui poteva riuscirci, con i suoi sguardi, ora attoniti, stupiti ed angosciati e poi persi nel dramma del suo essere vittima di un grave errore giudiziario. Alberto Sordi incarna il cittadino comune schiacciato nella morsa della legge, delle carceri, veri luoghi di tortura psicologica ed umana, un uomo buono retto ed onesto, fin troppo umile con i suoi carcerieri, il magistrato che lo inquisisce ed i galeotti i “suoi colleghi”. Nella parte della moglie recita molto bene un’attrice svedese Elga Andersen nel ruolo di Ingrid, donna di forte temperamento e coraggio, che non abbandonerà il marito al suo destino, anzi lo segue on the road, su e giù per l’Italia, con i due bimbi ed il cane pastore in macchina con rulotte appresso. La sceneggiatura è scritta da Sergio Amidei, su un idea di Rodolfo Sonego, la colonna sonora di Carlo Rustichelli, perfetta per questo film, una musica che rimane nella memoria. Un film da vedere, prima di tutto per Alberto Sordi, ma anche per l’attenta regia di Nanny Loy qui al suo meglio e per le amare riflessioni che il film ci trasmette, in forma di commedia, un vero dramma, che solo chi lo vive, può capire la paura e l’angoscia di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Voto 9 Interpreti e personaggi Alberto Sordi: Giuseppe Di Noi Elga Andersen: Ingrid Andrea Aureli: Guardia Nazzareno Natale: Saverio Guardascione Michele Gammino: Don Paolo Lino Banfi: Direttore del carcere di Sagunto Luca Sportelli: Agente del carcere di Sagunto Tano Cimarosa: Agente del carcere di Sagunto Silvio Spaccesi: Maresciallo carcere di Sagunto Giovanni Pallavicino: Brigadiere Saporito del carcere di Sagunto Antonio Casagrande: Giudice Gianni Bonagura: Avvocato Sallustio Giordana Giuseppe Anatrelli: detenuto Rosario Scalia Mario Brega: detenuto Mario Pisu: Psichiatra Gianfranco Barra: impiegato dell'ufficio detenuti Omero Capanna: Luigi Donato Fulvio Mingozzi: Mingozzi, una guardia carceraria Antonio Spaccatini: cancelliere del giudice Sergio Gibello : carabiniere che traduce Di Noi in carcere Nino Formicola: Franco Cremonini:un agente Luca Sportelli: secondino

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