Giuseppe Di Noi è un geometra da sette anni emigrato in Svezia, dove ha fatto fortuna con la sua piccola impresa edile. Torna in Italia per far conoscere il suo Paese alla moglie Ingrid, ma alla frontiera viene inspiegabilmente fermato e quindi arrestato. Tradotto in carcere, scopre di essere accusato di omicidio colposo. Giuseppe resta coinvolto in una rivolta e per questo spedito in un carcere ancora più duro...
Note
Tentativo riuscito (a parte qualche concessione allo spettacolo) di tracciare il quadro disumano e disumanizzante della giustizia italiana. Molto efficace l'interpretazione di Sordi.
Sordi anche qui è fantastico, come in tutti i film in cui interpreta ruoli drammatici. Non dimenticherò mai quella musichetta, e gli occhi... I suoi occhi! Film da vedere, pensando a chi ha vissuto davvero situazioni simili
Grande film sul quale tutto quanto di buono si poteva dire, lo hanno già detto gli altri, ai quali mi aggrego. Aggiungo solo che rimpiango Sordi e non pochi altri (grandi) attori, di un periodo probabilmente irripetibile. Voto: 9.
È la terza volta che vedo questa perla di Nanni Loy e sempre mi prende un groppo allo stomaco .
L' efficacia della rappresentazione di Sordi ti fa entrare in questo incubo dall'inizio alla fine
Sono passati 50 anni e ci si interroga ancora sulle lungaggini dei processi e sulle ingiustizie processuali.
Loy forse esagerando un po' ci aveva visto gius
Giuseppe Di Noi entra in contatto con la giustizia italiana senza aver fatto niente per meritarselo. Un universo kafkiano che stritola le capacità di resistenza fino all'eccesso. Che abbassa le difese immunitarie della fiducia per il prossimo. Di Noi è un urlo di sdegno che rimane muto. Una maschera tristemente figlia delle distorsioni italiche.
Tragicommedia dai toni kafkiani e con pretese di denuncia civile, dove un umorismo disperato riesce a dare forza espressiva alla frustazione che provoca il sistema giudiziario italiano. Molto attuale si avvale di un Sordi d'annata.
Bello, intenso, rappresenta ottimamente il dramma di uno sfigatissimo Sordi. Mancano ritmo e qualche spunto per vivacizzare lo spettatore, ma questo si ripete in tutti i film drammatici italiani
bello. un film di denuncia, che non fa mai esplodere il senso di ingiustizia e la rabbia che attraversa le vicende di un sempre grandissimo albertone. c'è anche lino banfi nelle vesti del capo del carcere…
Detenuto in attesa di giudizio Italia 1971 la trama: Il geometra Giuseppe Di Noi uno stimato geometra di Tivoli, da anni vive e lavora in Svezia, dove è sposato con una donna svedese e padre di due bambini. Decide dopo un buon contratto di lavoro acquisito, di portare la sua famiglia in viaggio in Italia in vacanza. Alla frontiera il Di Noi viene arrestato dalla polizia di… leggi tutto
La critica al sistema giudiziario/carcerario/burocratico italiano va di pari passo con quella all'italiano furbo, scansafatiche, inattendibile maneggione. Loy si spinge un po' oltre alla classica ironia/satira da commedia all'italiana, prende qualcosa da Risi e lo deforma in questo racconto allegorico in cui la sorte del protagonista è segnata, pur a sua completa insaputa. Anche quando… leggi tutto
Giunto dalla Svezia per trascorrere una vacanza con la sua famiglia, il ragioniere Giuseppe Di Noi (Alberto Sordi) viene fermato alla frontiera italiana e rinchiuso in galera per un reato che lo vede assolutamente innocente. Da questo momento per lui inizierà un'odissea kafkiana che lo farà girovagare per i penitenziari di mezza Italia, tra lungaggini burocratiche, soprusi d'ogni…
Nanny loy aveva diretto Sordi nel film ''il marito'' con risultati decenti ma non certo grandiosi come quelli che riuscì a conseguire quando si avvalse del celebre attore romano per affidargli la parte di maggiore spicco della celebre pellicola cinematografica ''detenuto in attesa di giudizio''.
Il botto insieme lo fecero proprio in quell'occasione facendo vedere forse il meglio di loro…
Un film complicato da un sistema giudiziario-carcerario disumano e disumanizzante. Una volta avviato il meccanismo diventa difficile per ognuno “ Di Noi” uscirne anche se siamo innocenti. Il potere in questo caso non ha un solo volto, ma tanti troppi ognuno legato ad un passaggio burocratico freddo e formale. Il nostro geometra ormai da anni in Svezia quando decide di tornare in…
Ecco cos’è “Time”, creata e scritta da Jimmy McGovern (Priest, Liam, Accused, Common) e diretta da Lewis Arnold (Misfits, BroadChurch) per BBC: a metà del primo episodio di un’ora…
Il geometra originario della provincia di Roma Giuseppe Di Noi risiede e lavora da anni in Svezia. Nel paese nordico ha messo su famiglia; decide di portare la moglie Ingrid ed i due figli a visitare l'Italia, che raggiunge a bordo della sua vettura. Appena oltrepassato il traforo del Monte Bianco, è arrestato senza che gli siano fornite spiegazioni; all'insaputa di Ingrid è…
Detenuto in attesa di giudizio Italia 1971 la trama: Il geometra Giuseppe Di Noi uno stimato geometra di Tivoli, da anni vive e lavora in Svezia, dove è sposato con una donna svedese e padre di due bambini. Decide dopo un buon contratto di lavoro acquisito, di portare la sua famiglia in viaggio in Italia in vacanza. Alla frontiera il Di Noi viene arrestato dalla polizia di…
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Commenti (16) vedi tutti
In ItaGlia l'unica certezza sembra sia quella dell'ingiustizia della giustizia... 10
commento di BradySordi anche qui è fantastico, come in tutti i film in cui interpreta ruoli drammatici. Non dimenticherò mai quella musichetta, e gli occhi... I suoi occhi! Film da vedere, pensando a chi ha vissuto davvero situazioni simili
commento di fiorelisaQualcuno doveva aver calunniato Giuseppe D.
leggi la recensione completa di tafoGrande film sul quale tutto quanto di buono si poteva dire, lo hanno già detto gli altri, ai quali mi aggrego. Aggiungo solo che rimpiango Sordi e non pochi altri (grandi) attori, di un periodo probabilmente irripetibile. Voto: 9.
commento di Roberto MorottiGrande prova di Alberto Sordi, con Un borghese piccolo piccolo il suo film più amaro e drammatico.
leggi la recensione completa di claudio1959È la terza volta che vedo questa perla di Nanni Loy e sempre mi prende un groppo allo stomaco . L' efficacia della rappresentazione di Sordi ti fa entrare in questo incubo dall'inizio alla fine Sono passati 50 anni e ci si interroga ancora sulle lungaggini dei processi e sulle ingiustizie processuali. Loy forse esagerando un po' ci aveva visto gius
commento di Zico1964Giuseppe Di Noi entra in contatto con la giustizia italiana senza aver fatto niente per meritarselo. Un universo kafkiano che stritola le capacità di resistenza fino all'eccesso. Che abbassa le difese immunitarie della fiducia per il prossimo. Di Noi è un urlo di sdegno che rimane muto. Una maschera tristemente figlia delle distorsioni italiche.
commento di Peppe ComuneContribuì al dibattito sull’ inefficienza giudiziaria italiana…più che mai attuale! Tra i migliori di Loy con un ottimo Sordi.
commento di vjarkivDramma sulla malagiustizia ed il pessimo stato delle nostre carceri, sempre attuale. Sordi, venuto da un altro pianeta.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloOttimo dramma, con un Sordi strepitoso in un ruolo atipico.
leggi la recensione completa di Furetto60Quadro straziante sulla situazione carceraria italiana.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiTragicommedia dai toni kafkiani e con pretese di denuncia civile, dove un umorismo disperato riesce a dare forza espressiva alla frustazione che provoca il sistema giudiziario italiano. Molto attuale si avvale di un Sordi d'annata.
commento di IGLI-
commento di DaltonBello, intenso, rappresenta ottimamente il dramma di uno sfigatissimo Sordi. Mancano ritmo e qualche spunto per vivacizzare lo spettatore, ma questo si ripete in tutti i film drammatici italiani
commento di sonicyouth…il giudizio è stato emesso: buon film!
commento di moviemanbello. un film di denuncia, che non fa mai esplodere il senso di ingiustizia e la rabbia che attraversa le vicende di un sempre grandissimo albertone. c'è anche lino banfi nelle vesti del capo del carcere…
commento di antimes