È giovane, simpatico, colto. È nero ed è ferito. È figlio di Sidney Poitier. È un compagno di studi dei loro figli ad Harvard. Logico che i coniugi Kittredge, agiata coppia che abita un appartamento a Central Park, trattino Paul come meglio non si potrebbe. Ma la mattina Paul viene cacciato dall'abitazione, e inizia tutta una serie di scoperte imbarazzanti sull'ospite, sulla sua identità, sulle sue azioni.
Note
Da un testo teatrale di successo (che la stessa Channing ha portato in scena), una commedia bizzarra ma dal meccanismo impeccabile e coinvolgente. I sei gradi di separazione del titolo sono quelli di parentela che legano tutti gli uomini tra loro.
impossibile valutarlo senza tener presente che in origine è una pièce teatrale; di essa, conserva sia lo svolgersi della vicenda che l'azione limitata fino all'epilogo. Smith mattatore. Buoni sentimenti americani.
A parte l'assurdità del titolo e del suo significato, è un film interessante e piacevole, probabilmente più per merito dell'autore teatrale che della produzione e regia.
Una commedia "cattiva", critica nei confronti del mondo dorato della borghesia americana. Originale e bizzarra la trama, alla fine lascia un senso di liberazione. Bravi gli interpreti e giusto il ritmo.
Intelligente e spietata. Doti non comuni per un film. Apparentemente una commedia, anzi, una commedia drammatica e soprattutto amara. Fa riflettere, tiene il ritmo, è piacevole e colpisce duro. Per chi da un film chiede qualcosina in più..
Una commedia diversa,intrigante con una intelligenza non comune,che ha dalla sua un gran cast ed un bravo mestierante alla regia,che non crea disagi ma offre una bella prova.
“Sei gradi di separazione” è un film sorprendente, soprattutto se si considera che lo ha diretto un regista, Fred Schepisi, che certamente non è mai stato un granché. In questo film, però, tutto appare perfetto, o quasi. La storia ha per protagonista un ragazzo di colore, Paul, che una sera di un giorno qualsiasi si presenta di punto in bianco in casa di Flan e Ouisa Kittredge, ricchi… leggi tutto
VOTO : 6,5. Film interessante che, anche giustamente, fece discutere parecchio quando uscì in sala a suo tempo, caratterizzanto da un impianto teatrale (d’altronde si ispira ad un testo teatrale) e quindi dialoghi coinvolgenti, pochi ambienti, ma idee ben chiare e altrettanto sviluppate.
Paul (Will Smith), spacciandosi per il figlio di Sidney Poitier appena aggredito (e mentendo su tanto… leggi tutto
Solo per veri intellettuali newyorkesi (astenersi perditempo), sapidi dialoghi, botta e risposta sagaci, un Will Smith come sempre brillantissimo, profondo e intelligente. Film perfetto, se l'alternativa è essere ricoverati con una gamba rotta.
Urticante, ma non lo dite in giro.
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L'uscita nelle sale del nuovo film di Robert Zemeckis " The Walk" (che non ho ancora visto) mi ha portato a fare un'ennesima playlist su New York, città che probabilmente detiene il record di rappresentazioni…
Sei sono i gradi che ci separano, secondo una nota teoria sociolgica, da qualunque altro individuo sulla faccia della terra. 5 intermediari, non casuali, permettono a due soggetti apparentemente distanti per rango sociale e background culturale di intersecarsi, con un reciproco scambio di linfa vitale e la scoperta di insospettabili affinità elettive. Così un'anonima maestra…
VOTO : 6,5. Film interessante che, anche giustamente, fece discutere parecchio quando uscì in sala a suo tempo, caratterizzanto da un impianto teatrale (d’altronde si ispira ad un testo teatrale) e quindi dialoghi coinvolgenti, pochi ambienti, ma idee ben chiare e altrettanto sviluppate.
Paul (Will Smith), spacciandosi per il figlio di Sidney Poitier appena aggredito (e mentendo su tanto…
Basato sulla teoria del sociologo Stanley Milgram secondo cui ogni individuo è legato ad un altro sulla faccia della terra da sei persone, 6 gradi di separazione, prima di essere un film seminale e fondamentale nell’intero decennio del cinema americano, è un testo teatrale di clamorosa impeccabilità. Scritto da dio dal drammaturgo John Guare, questo film…
Film appena sufficiente, di una noia sesquipedale appena sfumata dalla curiosità che la vicenda suscita nel suo complesso. Di notevole ci sono solo i dialoghi, buona anche la sovrapposizione dei tempi ma il resto è integralmente da buttare. I sei gradi di separazione entrano in gioco solo marginalmente. 5,5
Un giovane nero dall’aria estremamente distinta e dalla parlantina sciolta si introduce nelle case di ricchi newyorkesi, spacciandosi per un amico dei loro figli e offrendo ruoli di comparsa nel film che suo padre Sidney Poitier sta preparando: non mira a derubare né a truffare nessuno, vuole solo essere come loro e per certi aspetti si dimostra migliore dei loro figli, distratti e…
“Sei gradi di separazione” è un film sorprendente, soprattutto se si considera che lo ha diretto un regista, Fred Schepisi, che certamente non è mai stato un granché. In questo film, però, tutto appare perfetto, o quasi. La storia ha per protagonista un ragazzo di colore, Paul, che una sera di un giorno qualsiasi si presenta di punto in bianco in casa di Flan e Ouisa Kittredge, ricchi…
Ha tutta l'aria di un film intellettuale contro gli intellettuali. Tutto esagerato,dall'idiozia dei ricchi alla prosopopea dei loro figli passando per la capacità di convincimento del prossimo di Will Smith,praticamente il perfetto plagiatore. Un film da vedere con un bicchiere di porto,un ottimo sigaro cubano...e una poltrona non troppo comoda,l'abbiocco è dietro l'angolo.
Geniale commedia "esistenziale" dei destini incrociati: si possono concatenare le vite di perfetti estranei? RItratto impietoso e auto-ironico (una sorta di tornasole di "Crimini e Misfatti" di Woody Allen) di un' upper class alla deriva di valori e sempre più "confusa" dal punto di vista dell'altro: quello di un ragazzo nero che si infiltra nel mondo dorato dell'East End.
Assolutamente imperdibile! un piccolo/grande trattato sociale su società, conformismo e imborghesimento dei sentimenti condotto con maestria da Schepisi che riesce ad aggirare la staticità dell'origine tatrale con una messa in scena dinamicissima e scoppiettante ed un montaggio serrato. Interpreti favolosi (Smith dovrebbe essere orgoglioso di aver fatto un simile film..altro che…
Infantile e farsesco, pesantemente teatrale anche nella recitazione. Nessun intervento di regia che lo sollevi dal teatro, e testo troppo fiacco per giustificarne la riduzione cinematografica. L'idea centrale, appena discreta e condita da qualche battutina, consente di vederlo con qualche interesse, ma non di rivederlo. Testo da modesta filodrammatica goliardica, forzata artificiosa "simpatia"…
Di evidente impostazione teatrale e quindi con largo spazio concesso a dialoghi forbiti e ricchi di citazioni letterarie,storiche e culturali,questo film ha però il pregio di avere un andamento narrativo coinvolgente grazie al ritmo serrato e alla sovrapposizione di eventi e personaggi.Grazie ad uno sfavillante cast con un Will Smith alle prime armi e una eccezionale Stockard…
Testo teatrale ma che la sceneggiatura e la regia riescono a convogliare ottimamente nei binari cinematografici. Un film che riesce a coinvolgerci ed a smistare le carte che la società ci ha amazzato e non è poco. Ci spiazza in diverse occasioni, avendo noi creduto di essere arrivati alla conclusione moralistica, ed il finale eccelle in questo. Dialoghi di cui…
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Commenti (10) vedi tutti
impossibile valutarlo senza tener presente che in origine è una pièce teatrale; di essa, conserva sia lo svolgersi della vicenda che l'azione limitata fino all'epilogo. Smith mattatore. Buoni sentimenti americani.
commento di albycompuno dei film piu interessanti DA VEDERE!!!!
commento di korusFilm con una trama davvero originale, consigliato vivamente
commento di gigommaA parte l'assurdità del titolo e del suo significato, è un film interessante e piacevole, probabilmente più per merito dell'autore teatrale che della produzione e regia.
commento di fornaroloVorrei sapere chi sono le sei persone che mi separano da chiunque io voglia avvicinare.Bel film,molto ben costruito,bei dialoghi.Cast eccezionale.
commento di SaintlySinnerBrillante commedia di matrice teatrale, acuta analisi dell'annoiata alta borghesia newyorkese. W. Smith è una piacevole sorpresa.Voto 8,5
commento di BobtheHeatDivertente commedia dalla parlantina facile e veloce, che risulta però abbastanza intuibile, e ciò nonostante molto credibile!
commento di RageAgainstBerluscaUna commedia "cattiva", critica nei confronti del mondo dorato della borghesia americana. Originale e bizzarra la trama, alla fine lascia un senso di liberazione. Bravi gli interpreti e giusto il ritmo.
commento di screamIntelligente e spietata. Doti non comuni per un film. Apparentemente una commedia, anzi, una commedia drammatica e soprattutto amara. Fa riflettere, tiene il ritmo, è piacevole e colpisce duro. Per chi da un film chiede qualcosina in più..
commento di gianbersUna commedia diversa,intrigante con una intelligenza non comune,che ha dalla sua un gran cast ed un bravo mestierante alla regia,che non crea disagi ma offre una bella prova.
commento di superficie 213