Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
A tre anni dall'inaspettato trionfo commerciale di "Donne sull'orlo..." , uscì questo nuovo lavoro almodovariano che conquistò nuovi aficionados al cinema del regista iberico, che imboccò qui la strada del melodramma nudo e crudo, anche se qualche sprazzo di grottesco non si fa mancare. Incentrato su una sorta di "Eva contro Eva" al sabor de Spagna, "Tacchi a spillo" abbozza una chiave,molto vaga, di thriller sentimentale, chiudendosi su un'inevitabile momento drammatico, con la complicità di un cast intenso e brillante, in cui non sfigura un Miguel Bosè che sfoggia tre identità: la cosa migliore della pellicola però, sono appunto gli interpreti, capacissimi e da applauso in parti sospese tra l'umoristico e il disperato. Ciò che lede la riuscita del film è , oltre alla scarsa verosimiglianza del dubbio su chi in realtà sia il travestito Letàl, e auna certa prevedibilità sul dove andrà a concludersi la trama, il fatto che Almodovàr tradisca in più di passaggio una sostanziale incertezza sul registro da mantenere, lasciando trapelare, errore poco perdonabile in una storia di sentimenti forti, una definitiva esteriorità del racconto.
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