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Dead Man

Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film

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La recensione su Dead Man

di Lina
6 stelle

Western atipico, visionario ed un po' grottesco questo che ricorda per molti versi il cinema muto. Realizzato in bianco e nero, è fatto soprattutto di riprese di foreste, ambienti naturali e paesaggi cupi, più alcuni primi piani essenziali ed una colonna sonora acida, ma predominante.

Non siamo affatto nei dintorni dello stile di John Ford o di quello di Sergio Leone e non c'è neppure alcun mezzogiorno di fuoco, ma viene più che altro illustrata la cultura dei nativi americani. Pochi dialoghi, ma importanti e significativi ed una narrazione più visiva che verbale molto lenta, ma accurata e suggestiva, talvolta arricchita da imprevedibili destrezze registiche ironiche ed oniriche.

Il protagonista è William Blake, un timido contabile che quando arriva a Machine per essere assunto in un ufficio, scopre che il posto non è più disponibile e viene scacciato ed abbandonato ad un destino avverso. Senza più soldi e senza una meta, commette per legittima difesa il suo primo omicidio e fugge aiutato da un indiano a cui piace farsi chiamare "Nessuno" e che gli offre la sua amicizia perchè lo crede la reincarnazione del poeta omonimo (l'inglese Blake vissuto tra il settecento o l'ottocento). Scoprendo e volendo credere così in una nuova identità, William affronterà un lungo, bizzarro viaggio che gli farà vivere alcune altre disavventure e che lo porteranno inevitabilmente alla morte.

Pur essendo un film imperfetto, sconclusionato, irrisolto e non alla portata di tutti perchè non di facile visione e comprensione, non si può negare che abbia quel nonsochè d'ipnotico che lo rende unico nel suo genere e che nel 1996 gli fece vincere il premio Felix come miglior film internazionale.

Con tutti i pregi che possa possedere non è comunque un film che mi ha entusiasmato. Personalmente non apprezzo molto il genere a cui appartiene, perciò il mio voto è un misto tra valutazione oggettiva e soggettiva.

 

Jim Jarmusch

 

Ha diretto un western anomalo servendosi di uno stile molto originale. Complimenti!

 

Johnny Depp

 

Come sempre riesce a rendersi intenso ed espressivo anche quando non parla molto perchè sa comunicare col solo suo sguardo, quindi, perfino se fosse muto rimarrebbe uno dei migliori attori della sua generazione.

 

Gary Farmer

 

Il suo indiano è strano e grottesco, ma si rende interessante e regge per buona parte la trama del film.

 

Gabriel Byrne

 

Ha un ruolo molto breve, comunque interpretato bene, bravo.

 

Robert Mitchum

 

Sempre un piacere rivederlo.

 

La colonna sonora

 

Adeguata.

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