Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film
Sono rimasto stranamente affascinato da questo film. Affascinato dalle immagini, dalla musica, da quello strano senso di misticismo e visionarietà che scaturisce dalla lentezza della storia, dal suo aspettare il compiersi degli eventi. Perchè gli eventi sono già compiuti. William Blake è un uomo morto. E Nessuno è la sua guida verso il luogo dove i morti ritornano. Il viaggio rimane forse l' elemento più importante del film. Ma il viaggio a cui noi assistiamo è solo la visualizzazione in immagini di un altro tipo di viaggio. Il trip. Il viaggio indotto. Gli indiani d' america prima di essere sterminati conoscevano bene la potenza del peyote e dei funghi allucinogeni grazie ai quali riuscivano a entrare in quello che gli antichi aztechi chiamavano "nagual" ovvero un' altra possibile realtà. Jim Jarmusch ci porta in questa altra realtà, visionaria, allucinogena, ipnotica. Lo stesso Nessuno, dopo aver ingerito il peyote, ha una visione.Il
viso di William Blake si trasorma in un teschio. La realtà, la vera essenza delle cose è svelata.
Vi è una Natura misteriosa in questo film. Pura, immacolata. Il bianco e nero è stupendo. Conferisce ad essa un' aurea di bellezza incredibile. William Blake, poeta e pittore, diventa l' alter ego visionario di Johnny Depp, ora le sue poesie le scriverà con il sangue, il viaggio ha inizio.
Mi sono perso in questo film, come in uno strano sogno, come in una pura visione. La vita e la morte assottiggliano i loro confini. E a noi cosa rimane? Una tragica rivelazione. "La vita è un lungo viaggio verso nessun luogo".
Neil Young ha suonato direttamente vedendo le immagini del film. Sentite la canzone dei titoli di testa. stupenda. mistica. il resto della musica forse è un pò ripetitivo. ma io preferisco usare la parola ipnotico. Ed è un tipo di musica che si adegua ad una visione.
Grandioso. Con il sigaro e il fucile in mano. Parla con gli orsi imbalsamati ed è meglio non contraddirlo soprattutto se la canna del fucile è rivolta nel mezzo della tua fronte.
E' veramente bravo. Ci sono alcune immagini, alcune inquadrature che mi hanno molto affascinato. Un nuovo modo di vedere e di raccontare il west. Di scomporre la rigidità di un genere e a volte di saperlo anche ironicamente interpretare.
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