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L'amore il pomeriggio

Regia di Eric Rohmer vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'amore il pomeriggio

di claudio1959
10 stelle

L’amore il pomeriggio ménage a trois raffinato da percepire con i sensi, non solo con gli occhi e la mente.

locandina

L'amore il pomeriggio (1972): locandina

Zouzou

L'amore il pomeriggio (1972): Zouzou

Françoise Verley, Bernard Verley

L'amore il pomeriggio (1972): Françoise Verley, Bernard Verley

Zouzou, Bernard Verley

L'amore il pomeriggio (1972): Zouzou, Bernard Verley

L’amore il pomeriggio Francia 1972 la trama: Hélène e Frédèric sono una coppia della buona borghesia di Parigi, vivono in una lussuosa casa e sono in attesa di un nuovo figlio che nascerà a breve. A minare il delicato ménage coniugale e l’equilibrio consolidato sarà un incontro tra Frédèric e Chloé l’ex ragazza di un amico comune. I due iniziano a vedersi con frequenza, però sempre rigidamente il pomeriggio. Frédèric è sempre più preso ed attratto da Chloé, ma alla fine della storia non lascerà la moglie Hélène di cui è innamorato. La recensione: l’amore il pomeriggio è un film stupendo , la solita piacevole atmosfera semplice, ma catartica, belle ragazze in fiore, la vivisezione dettagliata della borghesia parigina in difficoltà psicologica, la malinconia che ammanta il tutto. Un film sull’importanza dell’amore, le relazioni personali, la vita delicatissimo e molto ben girato, con il tocco fine ed armonico della musica di Arié Dzierlatka. Éric Rohmer ha un equilibrio narrativo nel film mirabile, i protagonisti sono ad un bivio senza soluzione di continuità. Sono tutti instabili emotivamente e sentimentalmente, certezze poche dubbi molti. Sublimi i monologhi interiori affidati alla consueta voce fuori campo, poesia pura ed piacevole . Un film che non annoia, al contrario avvince ed intriga. La vita del protagonista Frédèric interpretato dal bravo Bernard Verley sembra perfetta, un matrimonio felice, una bellissima bambina ed un fratellino in arrivo, la moglie Hélène affascinante ed elegante e con un ruolo ben definito nella società del lavoro. Molto ben sviluppata l’idea degli incontri casuali, degli sguardi sui corpi femminili e l’uso del tempo e degli spazi nella giornata. Stupenda anche la scena simbolica dove il nostro protagonista dialoga in modo surreale con alcune sue muse: Beatrice Romand, Marie Christine Barrault, Francoise Fabian, Haydee Politoff, che interpretano loro medesime. Un film sulle fantasie della mente e sul senso dei rapporti saltuari e mordi e fuggi. Eccezionali le due attrici protagoniste Françoise Verley nel ruolo di Hélène la moglie e di Zouzou una splendida Chloé l’amica speciale di Frédèric. Il protagonista alla fine però sceglierà la moglie a Chloé troppo inaffidabile, libertina e selvatica. La vita secondo la filosofia di Rohmer è tutta giocata sul caso e tutto quello che accade nel film è veritiero e realistico. Il film è il sesto ed ultimo capitolo del ciclo “I racconti morali”. Tratteggia in modo meraviglioso gli impeti del cuore ed i turbamenti affettivi, però ci fa capire che alla fine un amore vero resiste a tutto e tutti, perché si basa su fondamenta solide e la coppia non scoppia. L’ultima scena è sensazionale ,ci emoziona nel profondo e ci scuote, mistero dell’amore e della vita. Voto 9 Interpreti e personaggi Bernard Verley: Frédéric Zouzou: Chloé Françoise Verley: Hélène Daniel Ceccaldi: Gérard Malvina Penne: Fabienne Elisabeth Ferrier: Martine Daniele Malat Pierre Nunzi Aurora Cornu Irène Skobline Frédérique Hender Béatrice Romand Marie-Christine Barrault Françoise Fabian Haydée Politoff Suze Randall Laurence de Monaghan

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