Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Mai come in questo caso è un solo attore che cambia l'assetto di tutto un film. Tomas Milian. Per l'occasione infatti si sdoppia ed interpreta due fratelli: "il gobbo" e, per la prima volta, "monnezza". Il film di Lenzi vuole essere denuncia sulle difficili condizioni di vita di due ragazzi della peiferia romana in balia dell'ineluttabilità della loro sorte. Monnezza vive di espedienti mentre il Gobbo è uno spietato e violento criminale. La parte del commissario Sarti è affidata a Pino Colizzi. La figura di denuncia del Gobbo si estende a tutta la società che lo ha emarginato dalla nascita e tocca il suo apice nel finale con la lettera al fratello Monnezza. La sceneggiatura è dello stesso Lenzi e la colonna sonora del solito Micalizzi.
Ci regala la più grande interpretazione di tutta la storia dei film di genere. Si sdoppia e ci regale il Gobbo e Monnezza.
Tiene bene la parte ma è messo in ombra dalla gigantesca interpretazione di Tomas Milian.
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