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La banda del Gobbo

Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La banda del Gobbo

di sasso67
8 stelle

Lo si può anche chiamare poliziottesco, ma questo di Lenzi è un buon action movie, asciutto e senza fronzoli, senza inutili sparatorie (ridotte al minimo) e inseguimenti automobilistici (in sostanza ce n'è uno solo), condito di una buona dose d'ironia, anche volgare, come l'ambientazione nel sottobosco romanesco richiedeva. Fra l'altro mi sembra che questo film, uscito agli albori dell'affermazione del complesso criminale, sia la cosa che più si avvicina alle ambientazioni e ai sistemi della banda della Magliana prima di "Romanzo criminale". La fotografia di Federico Zanni e la musica di Franco Micalizzi contornano benissimo questo film che esalta il solido professionismo del grossetano Umberto Lenzi e la maestria recitativa di Tomas Milian, la cui maniacale cura dei personaggi comportò un notevole allungamento dei tempi di lavorazione del film, poiché l'attore cubano volle interpretare entrambi i personaggi principali (due gemelli), senza indossare, per le parti di Monnezza, una barba finta, per cui la produzione dovette attendere che la barba vera gli crescesse, avendo in precedenza interpretato le parti del glabro Gobbo. Questo è il film nel quale viene istituzionalizzato il linguaggio scurrile dei personaggi di Milian doppiato da Ferruccio Amendola, ma incredibilmente si riesce anche ad avere dei momenti di quasi commozione, come nel momento della lettura della lettera del Gobbo al fratello. Tra i due, si vede anche a occhio, il personaggio più riuscita era di gran lunga quello del Monnezza, cialtrone e simpatico, e infatti fu deciso di far finire il Gobbo, feroce e spietato, in fondo al Tevere. Tomas Milian è bravo come al solito, affiancato qui da un gruppo di ottimi caratteristi, che vanno dai cattivi Catenacci, Leontini e Borgese al colosso Pazzafini, fino al misurato Colizzi, alle macchiette di Antonelli e Jimmy il Fenomeno, fino al giovanissimo Massimo Bonetti, qui quasi all'esordio nel cinema. C'è anche un personaggio femminile insolitamente ben delineato e interpretato al meglio dall'eccellente Isa Danieli.

Cosa cambierei

Consiglierei ai critici di FilmTV di rivedere il film e magari anche la recensione negativa che ne hanno dato.

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