Regia di Christian Duguay vedi scheda film
Pur senza velleità di divenire una pietra miliare della fantascienza, questo film appare una buona boccata d'aria fresca per lo spettatore. Gli intepreti sono tutti all'altezza, gli effetti speciali (tutto sommato risicati) di buona fattura e soprattutto il plot appare assolutamente intrigante. Protagonista della storia è Peter Weller, l'ormai indimenticabile volto (ma basterebbe dire "mascella") del grandissimo Robocop di Paul Verhoeven; quii lo vediamo nelle vesti del comandante (che esordisce ascoltando un'aira del Don Giovanni di Mozart) di una remota stazione su un altrettanto remoto pianeta, sul quale ormai attendono informazioni circa l'evolversi di un logorante conflitto energetico. Tale conflitto, e questo è il punto più importante della trama, ha fatto sviluppare ad una delle due fazioni i cosiddetti Screamers: un'avanzatissima forma robotica costituita da lame che i protagonisti della storia, loro malgrado, scopriranno essersi sviluppate in modo autonomo, assumendo sembianze sempre più insidiose e capaci perfino di neutralizzare ogni sistema di rilevamento. La tensione del film viene mantenuta abbastanza alta per tutta la vicenda (il clima di sospetto sembra ricordare l'incertezza de La cosa di Carpenter), certo c'è qualche scivolone qua e là enonchè delle soluzioni un po' banali. Così come non ho apprezzato il susseguirsi estenuante di colpi di scena nella parte finale. Sebbene, proprio quest'ultimo si riscatti con una soluzione del tutto angosciante.
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