Regia di Christian Duguay vedi scheda film
Pellicola che presenta ottime credenziali (soggetto tratto da un racconto di Philip K. Dick, sceneggiatura di Dan O’Bannon, presenza del bravo Peter Weller), ma che delude notevolmente le attese. Il soggetto è prevedibilissimo sebbene vorrebbe stupire lo spettatore e scopiazza da film come: “Terminator” (le macchine create dall’uomo che si ribellano), “Dune” (pianeta su cui si coltivano e si estraggono sostanze particolari), “Tremors” (esseri che “corrono” sottoterra aggredendo tutto ciò che si muove sopra di essa), “L’Invasione degli Ultracorpi” (esseri che lanciano dei sinistri urli), “Il Villaggio dei Dannati” (con il gruppo di bambini cattivissimi), e persino il genere post-atomico soprattutto quello made in Italy. La sceneggiatura è colma di buchi narrativi (ad esempio perché i robot si sono ribellati e perché lo vogliono uccidere, come fa il robot che aggredisce Weller alla fine a sapere del passato dello stesso visto che era stato eliminato?) e oltre a questo è infarcita di banalità (vedi le sigarette che stoppano le radiazioni, vedi l’atteggiamento degli umani che non si rendono conto di avere a che fare con dei robot sebbene questi, senza alcun protezione, siano gli unici a non venire aggrediti dagli Screamers, vedi il lancio del missile nucleare che non provoca alcun danno a coloro che lo hanno sparato nonostante il bersaglio si trovasse a pochi metri di distanza dagli stessi). I dialoghi sono spesso banali con personaggi stereotipati. Terribile, poi, il finale con robot che prova sentimenti e quasi quasi andrebbe a letto con gli umani.
Sufficiente la regia che ha il demerito, di non poco conto, di puntare poco sul lato tecnico visionario preferendo ricorrere a evidenti (e non molto curati) effetti speciali in computer grafica che sicuramente non danno quel taglio che tanto piace ai veri amanti di B-Movies.
Buone le prove degli attori, soprattutto quella di Peter Weller, ottima la fotografia che in alcuni momenti esalta anche le altalenanti scenografie, rovinate, a mio avviso, dalla troppa computer grafica . Anonima la colonna sonora con un pezzo cantato (la cui presenza, per fortuna, si limita ad una sequenza posta quasi ad inizio film) terribilmente fuori luogo. Nel complesso si può vedere, ma dire che sia uno dei migliori sci-fi degli ultimi tempi mi sembra assai esagerato. Ai confini della sufficienza. Voto: 5.5
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