Regia di Andrey Zvyagintsev vedi scheda film
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Loveless è decisamente un film lento e intimista. Il percorso di sofferenza di due genitori che perdono il figlio in una società alienante, non li porta a ricucire il rapporto di coppia.
leggi la recensione completa di H BakshiNello skyline moscovita, modificato dalle costruzioni di vetro della elegante e lineare architettura contemporanea, il regista avverte un mutamento che non è solo quello delle case, ma è quello dell'anima di chi ci abita...
leggi la recensione completa di laulillaUn film con la fotografia plumbea come il colore dei sentimenti che veicola. Ottimi attori.Facce perfette.Mancanza d’amore ovunque. Anche nella natura sterile, come le vite che nutre. Natura matrigna che sembra uscita da un quadro di Caspar Friedrich, come Abbazia nel querceto.
leggi la recensione completa di gaiartLa totale assenza di amore è il cuore del film, ma non è l'unico tema del film che vuole essere una critica alla società russa e più in generale all'individualismo della classe media. La prima parte è un colpo in faccia allo spettatore con personaggi ben costruiti, dialoghi sempre attenti e immagini efficaci, la seconda parte si trascina un po'.
commento di Arpo05E’ una boscaglia prostrata e fredda estesa più in orizzontale che non verso l’alto, una periferia fluviale arida e dall’aspetto morente, specchio di un abbandono, di una resa dei bei sentimenti, l’incipit (e pertanto la misura) di questo bellissimo film.
leggi la recensione completa di leporelloSi resta impietriti, non ipnotizzati, l’ipnosi è uscire da sé, Loveless ti ricaccia continuamente dentro, è una presa che non molla su quella parte di noi che cerchiamo di non guardare.
leggi la recensione completa di yumeforma e contenuto a livelli altissimi. tra Haneke e Tarkovskij, il regista russo confeziona uno schiaffo in faccia che lascia il segno anche alcuni giorni dopo la visione. era dai tempi de Il Ritorno che non Zvyagintsev non si esprimeva con tale forza ed efficacia.
commento di giovenostaIl pessimismo oltranzista di Zvyagintsev tuona contro un paese e i suoi figli, ponendosi a debita distanza da tutti. Formalmente perfetto, dilata i suoi tempi calcando la mano sulla metafora con effetto complessivo più soffocante che dirompente.
commento di Utente rimosso (Cantagallo)Fine di una vita familiare, rimozione di ogni dettaglio utile a far riaffiorare eventuali momenti di felicità rinnegata. Egoismo ed arriviamo di due genitori mostruosi da cui il devastato figlio adolescente sceglie di allontanarsi, scomparendo per sempre. Il grande ritorno di un grande regista russo.
leggi la recensione completa di alan smithee