Regia di Andrea Pallaoro vedi scheda film
Venezia 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Uaawwn!!... scusate lo sbadiglio... Allora, il secondo film di Andrea Pallaoro... Uaawwnn! Scusate di nuovo... Non ce la faccio a scrivere di questo film. Potrei addormentarmi sulla tastiera. Forse perché ricordo la vagonata di sbadigli usciti dalla mia bocca in Sala Grande, alla divina presenza di Charlotte Rempling? All'inizio, vista la presenza dell'illustre ospite (per altro lontana chilometri dalla mia poltroncina), mi ero impegnato a reprimere i miei frequenti Uaawwnn! Ma dopo una ventina di minuti, quand'era evidente l'andazzo, non ho più trattenuto i miei istinti primordiali. Sbadigliano tutti mi sono detto! Ecco, la recensione del film si riassume in una parola: S-B-A-D-I-G-L-I-O. Ho letto da qualche parte che c'è lo sbadiglio pre-pisolo, che quello degli ippopotami ha intento minaccioso, che i ghepardi sbadigliano prima di lanciarsi all'inseguimento di una preda... Pardon sono andato fuori tema. Ma non so che scrivere di Hannah!
Ok. Ci provo: Charlotte Rampling
è brava ma non può reggere sulle spalle un film lento, irritante e soprattutto zeppo di "non detti'. Sono talmente tanti che oltre a stancare pesano come macigni. Ad esempio sappiamo che il marito della protagonista esce ed entra dal carcere di tanto in tanto. Forse ha commesso un reato grosso come la pedofilia. Lo immaginiamo visto che i vicini di casa e il figlio della coppia si comportano come cani rabbiosi. Ma forse non è così visto che i pedofili non entrano ed oscono come in un hotel. Poi ci sembra di capire che Hannah sia complice del marito e forse per questo non le rinnovano l'abbonamento in piscina. Ma deve essere proprio brava a stirare perché fa la colf in casa altrui senza problemi. Ma forse i suoi datori non la conoscono così a fondo. Forse. I dialoghi se li sono dimenticati perciò non ci sono d'aiuto. Nemmeno l'ultimo quarto d'ora brilla di chiarezza anche perché oramai le palpebre hanno ceduto alla forza di gravità. Hannah sistema casa, regala il cane (che non sembra esserle affezionata) ad un'altra famiglia, e dice al marito che non sa quando passerà di nuovo. Poi la si vede andare in metropolitana. Un finale aperto è sempre affascinante ma in questo caso mi è sembrato un enorme... sbadiglio.
Il film scritto e diretto così non è orribile ma può andar bene solo per incalliti festivalieri. Forse uno sguardo al pubblico non guasterebbe specie se si ha la velleità che qualcuno vada in sala a vederlo.
Beh! Spero non vi siate addormentati leggendo. Uaawnn! Ora vado a letto (anch'io)
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