Un padre non si fermerà di fronte a nulla per proteggere la moglie e il figlio da una malevola presenza che li terrorizza non appena fuori la loro porta di casa.
l'orrore ha un volto preciso
soprattutto quando è agito e perpetrato a mente lucida e cosciente, in nome della difesa nazionale. un horror piccolo ma epocale. regia e sceneggiatura che spaccano, attori che recitano per salvarsi la vita.
La Trama qui riportata è sbagliata: non c'è nessuna "malevola presenza", ma un virus, non c'entrano nulla spiriti maligni, spettri o quant'altro. È un film basato su pratagonisti affetti da stress e sospetti a causa del contagio e della follia umana che ne è seguita
Ben girato e di sicura atmosfera ma è un ora e 31 minuti di assoluto nulla. Non sono d'accordo con chi dice non è un horror, perché è decisamente dell'Orrore che parla: quello di Travis (non del padre Paul, in fondo persononaggio di contorno) che osserva impotente ogni atto di dissoluzione del suo mondo morente. Ne parla, solo che ha poco da dire.
Epica familiare di una deriva alla C.McCarthy , coglie nel segno per la compattezza di una vicenda che circoscrive il luogo dell'azione all'eremo di un isolamento ferale e per la capacità di suggerire una decadenza fisica e morale che segna il declino irreversibile di una umanità in cui la sopravvivenza individuale contraddice quella della specie.
Ancora un falso horror che vorrebbe pontificare sull'egoismo della razza umana. Peccato che tenti di fare spicciola morale senza alcun preambolo ai fatti, e con un finale pressoché visto migliaia di volte. Impropriamente premiato con una valanga di nomine e riconoscimenti.
più che un horror siamo dalle parti di The Road versione suspense. "This is the end, my only friend, the end..." di tutto, dell'umanità, della vita, o meglio quello che fino ad oggi abbiamo riconosciuto come tali. qualche "sboom", di quelli che fanno sobbalzare dalla sedia, in meno e sarebbe stato perfetto.
Il forzato isolamento in una baita tra i boschi dopo che un misterioso morbo ha decimato la popolazione mondiale, consente a Paul di proteggere moglie e figlio dal rischio di contagio e nello stesso tempo di preservare le scarse risorse a loro disposizione. Quando sono costretti ad accogliere in casa anche la famiglia del giovane Will, la situazione precipita in un crescendo di diffidenza e… leggi tutto
Apocalisse in corso ("le Temps du Loup") - Vieni, c'è un nido nel bosco / 3 : "InTo the Forest" (BlackOut Permanente / Canada) – "the Survivalist" (Crisi Petrolifera / United Kingdom) – "It Comes at Night" (Pandemia / U.S.A.).
• Il film. Il mondo (degli esseri umani, ma non solo: di certo anche quello dei Canis… leggi tutto
Paul (Joel Edgerton) sopravvive ai margini della civiltà, con la famiglia composta dalla moglie Sarah e dal figlio Travis. Una misteriosa epidemia, con effetti devastanti sui contagiati, nell'arco di sole ventiquattro ore induce ad una terribile morte. Isolati nel bosco, dopo aver provveduto a bruciare i resti del nonno Ben, i superstiti subiscono un'intrusione: si… leggi tutto
vien di notte o con le tenebre, ma non che il giorno porti del gran sollievo.
un'epidemia trasforma le persone in purulenti e pericolosi avversari che riversano sangue nero; la soluzione è solo una, l'eliminazione.
inizia con l'agonia finale di un padre, prima che il punto di riferimento diventi un nemico da cui fuggire.
i congiunti lo fanno coricare delicatamente in una carriola, lo…
Altro "horror" con poco senso o se c'è rimane ben nascosto allo spettatore, però si poteva salvare, alla fine ho desiderato ardentemente che il finale fosse quello che immaginavo, sarebbe stato un colpo di genio che avrebbe fatto passare in secondo piano tutte le incongruenze del film e avrebbe descritto l'unica "morale" possibile e cioè che una malattiia letale su vasta…
È un po' problematico e con difetti, ma mi è piaciuto. L'immaginare un'epidemia terribile, ma i cui sintomi rimangono non del tutto chiariti, scoppiata per cause non specificate in un futuro vicino è sicuramente buona. Ciò che non viene specificato contribuisce a rendere la situazione più inquietante e infida.
Lo stesso mi sento di dire di alcuni episodi che…
Due famiglie costrette a convivere sotto lo stesso tetto durante una pandemia mortale dovranno fare reciproco affidamento ma presto si arriverà a dolorosissime conseguenze. Questo It Comes At Night è un film interessante perché ha l’arguzia di non svelarsi mai se non nel finale, e anche qui non completamente: non ci viene detto in cosa esattamente consista il morbo che…
Facciamo un gioco. "Parapiglia! Scatta il gioco della bottiglia!" ...? Quasi, ma no. "Se ti faccio vedere il mio nuovo minipimer a vibrazione ultrasonica che c'ho in tasca tu me lo esci il tuo set di scodelle?" ...?…
Qualcuno disse: "i virus girano il mondo alla ricerca del cibo; e il cibo siamo noi ..."
Si può cercare di sdrammatizzare il Covid-19, ripensando a tutti gli scenari che la cinematografia ha…
CAPOLAVORI, NOSSIGNORE!*
I SUPPOSTI “GRANDI FILM” DEL DECENNIO CHE PROPRIO NON HO DIGERITO
*chiedo venia sin da subito a Leman per il mezzo scippo del titolo di una sua playlist di non…
Le probabilità che accadesse nuovamente erano alte, e difatti ecco puntualmente riaccadere che un film che definire mediocre suona quasi come un complimento finisca per venir inopinatamente (si fa per dire) elogiato da buona parte della critica.
Curiosamente, o forse inevitabilmente, scambiato come un’opera dal grande e profondo costrutto, It Comes at Night si…
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Commenti (13) vedi tutti
Cos'è che arriva di notte? Il film non va da nessuna parte.
commento di moviemanl'orrore ha un volto preciso soprattutto quando è agito e perpetrato a mente lucida e cosciente, in nome della difesa nazionale. un horror piccolo ma epocale. regia e sceneggiatura che spaccano, attori che recitano per salvarsi la vita.
leggi la recensione completa di zombiA me e piaciuto molto voto 7
commento di eros7378La Trama qui riportata è sbagliata: non c'è nessuna "malevola presenza", ma un virus, non c'entrano nulla spiriti maligni, spettri o quant'altro. È un film basato su pratagonisti affetti da stress e sospetti a causa del contagio e della follia umana che ne è seguita
commento di lysantropoUna misteriosa epidemia ha distrutto, prima dei corpi, i rapporti umani e la fiducia tra le persone.
leggi la recensione completa di BalivernaBen girato e di sicura atmosfera ma è un ora e 31 minuti di assoluto nulla. Non sono d'accordo con chi dice non è un horror, perché è decisamente dell'Orrore che parla: quello di Travis (non del padre Paul, in fondo persononaggio di contorno) che osserva impotente ogni atto di dissoluzione del suo mondo morente. Ne parla, solo che ha poco da dire.
commento di Yayas82non è un horror
commento di green70Epica familiare di una deriva alla C.McCarthy , coglie nel segno per la compattezza di una vicenda che circoscrive il luogo dell'azione all'eremo di un isolamento ferale e per la capacità di suggerire una decadenza fisica e morale che segna il declino irreversibile di una umanità in cui la sopravvivenza individuale contraddice quella della specie.
leggi la recensione completa di maurizio73Film non del tutto convincente : assai noiosetto.voto.2.
commento di chribio1Ancora un falso horror che vorrebbe pontificare sull'egoismo della razza umana. Peccato che tenti di fare spicciola morale senza alcun preambolo ai fatti, e con un finale pressoché visto migliaia di volte. Impropriamente premiato con una valanga di nomine e riconoscimenti.
leggi la recensione completa di undyingLa danza macabra del memento mori: non con un bang, ma con un conato.
leggi la recensione completa di mckMa e' un horror questo???....una sorta di "La Notte Dei Morti Viventi" dei poveri...insomma una porcheria immane (per me ovviamente)voto 2.
commento di eziopiù che un horror siamo dalle parti di The Road versione suspense. "This is the end, my only friend, the end..." di tutto, dell'umanità, della vita, o meglio quello che fino ad oggi abbiamo riconosciuto come tali. qualche "sboom", di quelli che fanno sobbalzare dalla sedia, in meno e sarebbe stato perfetto.
commento di giovenosta