Amos Bardi nasce con il dono di una voce che si manifesta di gran pregio fin da bambino. Soffre però di un grave problema agli occhi che lo rende quasi cieco e che lo costringe a un calvario di interventi chirurgici. Presto, Amos deve separarsi dalla famiglia per entrare in un istituto per non vedenti e imparare il Braille. Ma è proprio lì che gli accade un terribile incidente, una pallonata in faccia che lo porta alla cecità totale. Nonostante tutto, non si arrende. Mosso da grandi aspirazioni ed interessi (la passione per il canto, l’amore per i cavalli, il motorino e la bicicletta, una laurea in giurisprudenza), la sua vita sarà una sfida senza soste fino a quando riuscirà ad agguantare il primo vero successo in palcoscenico con l'esecuzione del “Miserere”. Da lì in poi comincia un'esistenza costellata di vittorie ma in cui, momento per momento, continua silente la sua quotidiana missione di chi per essere come gli altri, in ogni gesto e in ogni momento, deve fare più degli altri.
Il film non è sicuramente un capolavoro, ma è recitato decentemente, si lascia guardare. Belle scene della Toscana, probabilmente a uso e consumo del pubblico straniero, ma belle e ben girate. Banderas è bravo, l'attore che interpreta Bocelli bravo, l'attrice che interpreta la giovane moglie decente, ma molto bella. Tutto sommato film gradevole.
Schematico biopic sul cantante lirico Andrea Bocelli, celato dietro il nome di Amos Bardi, personaggio dell'omonima autobiografia a cui il film s’ispira. Dall'infanzia all'inizio del successo, vengono mostrate le tappe salienti della sua vita privata e professionale.
Il professionismo di Michael Radford ha fatto dei passi indietro dai tempi del "Postino, che già non era esattamente un capolavoro. Questa "Musica del silenzio" è il tipico bio-pic su un artista che deve superare infiniti ostacoli legati all'handicap e alla sorte poco propizia per raggiungere il meritato successo e la consacrazione internazionale. Purtroppo i personaggi hanno poco… leggi tutto
Produzione accettabile e ben Recitata e Diretta : non e' il mio genere la Lirica ma gli sforzi del Bocelli (sia il bravo Attore e/o quello che si capisce della Vita reale della Star ...) vengono bene evidenziati.Aggiungo la chicca della presenza di Nadir Caselli non ancora ahime' esplosa e ancora poco conosciuta ma alza il livello dell'Opera.voto.7. leggi tutto
Produzione accettabile e ben Recitata e Diretta : non e' il mio genere la Lirica ma gli sforzi del Bocelli (sia il bravo Attore e/o quello che si capisce della Vita reale della Star ...) vengono bene evidenziati.Aggiungo la chicca della presenza di Nadir Caselli non ancora ahime' esplosa e ancora poco conosciuta ma alza il livello dell'Opera.voto.7.
Con l’avvicinarsi delle feste di fine anno, aumentano le uscite, in attesa della corsa agli acquisti, i titoli occupano il loro spazio sugli scaffali,… segue
Nel mese di ottobre questo film ha ricevuto 6 voti
Il professionismo di Michael Radford ha fatto dei passi indietro dai tempi del "Postino, che già non era esattamente un capolavoro. Questa "Musica del silenzio" è il tipico bio-pic su un artista che deve superare infiniti ostacoli legati all'handicap e alla sorte poco propizia per raggiungere il meritato successo e la consacrazione internazionale. Purtroppo i personaggi hanno poco…
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Commenti (4) vedi tutti
Il film non è sicuramente un capolavoro, ma è recitato decentemente, si lascia guardare. Belle scene della Toscana, probabilmente a uso e consumo del pubblico straniero, ma belle e ben girate. Banderas è bravo, l'attore che interpreta Bocelli bravo, l'attrice che interpreta la giovane moglie decente, ma molto bella. Tutto sommato film gradevole.
commento di gkunDa visionare almeno una volta !
leggi la recensione completa di chribio1Schematico biopic sul cantante lirico Andrea Bocelli, celato dietro il nome di Amos Bardi, personaggio dell'omonima autobiografia a cui il film s’ispira. Dall'infanzia all'inizio del successo, vengono mostrate le tappe salienti della sua vita privata e professionale.
commento di Leo MaltinAvvincente, Tony Sebastian mimetico (il che non è necessariamente un difetto). Mi chiedo solo perché cambiare il nome del protagonista.
commento di faumes