Regia di Terence Hill vedi scheda film
Don Matteo in sella ad un motore? Vi sbagliate. Quello a cui assisterete è il Terence che tutti abbiamo amato, forse con un pizzico di malinconia mista alla religione che tanto lo ha aiutato durante la perdita dell'amato figlio ed una grandissima attrice al suo fianco.
"Io viaggio da solo" è la frase che Terence (Thomas) Hill ripete per tutto il film, fino a quando una ragazza non entrerà a far parte della sua vita in maniera particolarmente importante.
Il ritorno di Mario Girotti al cinema segna anche il suo addio, almeno questo fa intuire. Il film non è altro che un poetico riassunto della sua vita, fatta di glorie e dolori (l'intera vicenda è un omaggio al suo caro amico Carlo Pedersoli, ovvero Bud Spencer e al mai dimenticato figlio Ross).
La religione è presente anche in questo film ma tranquilli, non si avrà mai l'impressione di vedere un prete in motocicletta, come purtroppo molti penseranno, ma l'idea sarà quella di assistere ad un Terence maturo, provato da tanti avventimenti dolorosi ma allo stesso tempo sempre scanzonato e forte come in "Renegade" tanto per fare un esempio.
Forse peccano un pò alcune riprese, troppo televisive, ma poco importa: chi va a vedere "Il mio nome è Thomas" andrà solo ed esclusivamente per applaudire ancora una volta Terence.
Grande sorpresa, Veronica Bitto, la co-protagonista del film, è bravissima. Un'attrice così giovane e così brava, nel panorama cinematografico italiano, è semplicemente da lodare.
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