Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Divertente ed onestissimo film di genere, MOLTO vagamente ispirato al romanzo "First Blood" di David Morrel dal quale sarebbe poi nata la saga di "Rambo", diretto con mano esperta da uno specialista come Umberto Lenzi, musicato in maniera al solito eccellente dal grande Franco Micalizzi e ben interpretato da un asciutto (per una volta!) ed efficace Tomas Milian pre-monnezza, anche se ogni tanto l'attore cubano non rinuncia a qualche battutaccia, al solito doppiata in romanesco (nonostante l'azione si svolga a Milano!) dal compianto Ferruccio Amendola. I limiti del film di Umberto Lenzi sono abbastanza evidenti, a partire da una sceneggiatura piena di buchi e dal ritmo discontinuo del solito Vincenzo Mannino (con lo scontato e un po' ruffiano espediente narrativo, che Mannino utilizzerà abbondantemente anche in "Napoli violenta", del rapporto quasi paterno che s'instaura tra l'eroe e il ragazzino), per continuare con una confezione decisamente "povera" e non particolarmente curata e per finire con un cast abbastanza diseguale che, accanto a nomi piuttosto importanti come lo stesso Milian e Joseph Cotten, aggiunge buoni caratteristi e nomi noti del cinema di genere (come la bella e sensuale Femi Benussi) a volti decisamente più anonimi. Incredibile e spassosissima la quantità di prodotti (quasi sempre liquori) pubblicizzati senza ritegno in ogni inquadratura (l'apoteosi la si raggiunge quando, nella scena chiave del drammatico suicidio di uno protagonisti con un colpo di pistola alla tempia, questi si accascia su un tavolo giusto accanto ad una bottiglia di whisky in bella evidenza!). In definitiva "Il giustiziere sfida la città" è un buon film per ogni appassionato del genere poliziottesco (anche se la pellicola è più che altro un "vendetta-movie"), decisamente da evitare per chiunque altro: sufficiente è il mio salomonico giudizio.
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