Regia di Stanley Kramer vedi scheda film
Non siamo al meglio del cinema di Kramer, ma c'è da riconoscere che volontariamente è voluto uscire dal fatidico sogno americano, che vuole vincitori ad ogni costo i loro personaggi, qui si azzarda di parlare non di eroi, ma di persone che cercano di passare il grande valico, ma che ci riescono solo in senso moralistico, e non platealmente eroico. La storia sarebbe anche convincente ed il cast è fieramente giusto, ma non si riesce a rendere bene e nel pieno della forza l'argomento, una regia che sembra non convinta ed anche un po' stanca, tanto da compromettere anche l'esito commerciale di tutta l'operazione, che dalle premesse poteva rendere molto di più. Ci sono già in partenza delle debolezze in fase di sceneggiatura, benché il personaggio della donna, ispirato alla Hepburn, era giustamente inquadrato sia come storia che periodo, dove il femminismo stava emergendo alla grande, ma gli stessi ripensamenti femminili ed antifemministi compromettono il tutto, restando una personaggio troppo condizionato. Cast, come dicevo prima, giusto, ma nessuno riesce a dare qualcosa di più, che era poi la forza stessa del film.
una storia resa con poco mordente
lo abbiamo visto in migliori condizioni
un grande attore qui in levand
decisamente in ruolo fisicamente, ma non cvome impronta
i rolo mdel padre, una favilla in più degli altri
il viso alle volte non basta per recitare, qui simao nello svogliato
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