Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
É una buona commedia che ha una fotografia e degli scenari di straordinaria evocazione. Puntando sul lato comico dello spaghetti-western, regista e sceneggiatori ci azzeccano in pieno. Già in sè la storia è incredibilmente simpatica: i cattivi rapiscono un pony sacro ai giapponesi, e per ritrovarlo richiedono l’aiuto di un vecchio difensore della legge (Wallach, il Nero). Ma con lui lavoreranno parallelamente, e scontrandosi per rubarsi il malloppo a vicenda, il fido servitore del samuraio ucciso e derubato (Milian, il Giallo), e un ladro gentiluomo (Gemma, il Bianco). Una vicenda rocambolesca, picaresca, davvero riuscita, piena di battutine semplici, un po’ trash come nel nostro stile, ma perfettamente funzionali ad un film divertente e sincero. Con un Tomàs Milian spassoso, un Eli Wallach come al solito impeccabile rude signore del west, e un Giuliano Gemma simpatica-canaglia e modellato sul clichè di Terence Hill, lo spettacolo, semplice, disimpegnato, ma efficace e divertente, è assicurato.
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