Alberto (Sordi) è cresciuto pavido e timoroso che tutto e tutti congiurino ai suoi danni. Impiegato in un cappellificio, egli ha come capoufficio una vedova che manovra per farsi sposare da lui che, peraltro, non ne ha nessuna voglia. Una notte in cui è stato fuori casa, un attentato provoca il ferimento di alcune persone e Alberto viene sospettato. Se la caverà e deciderà di arruolarsi nella Celere. Troppo confusa e spezzettata, la vicenda si affida eccessivamente all'istrionismo di Sordi, ma proprio per questa sua fragile struttura finisce col perdere parte della sua valenza satirica, anche se non manca di spunti spassosi.
Monicelli sta affilando le armi per i capolavori a venire, trova Sonego e la trama si ingolfa, collage di sketches che lasciano campo libero a Sordi e al suo trito catalogo di smorfie e faccine (solo 4 anni all’interpretazione di La grande guerra ma paiono anni luce!). Bravi e sprecati i comprimari. Film che abbaia poco e morde meno, eppur si ride.
Esempio smagliante di commedia all'italiana, dove una perfetta sceneggiatura ad orologeria offre ad Alberto Sordi l'occasione per una grandissima prova comica, nell'ennesima incarnazione del suo archetipo di “italiano medio”, qui ancora più vile ed abbietto del solito.
Un impiegato timoroso di tutto - proprio per via delle sue paure - finirà per mettersi nei guai. Piacevole commedia di Mario Monicelli, ben diretta, dove a spiccare è l'irresistibile Alberto Sordi, nei panni dell'italiano medio, tipico "eroe" moderno. Voto 6,5/10.
Anni 50. La guerra è finita da dieci ed il Neorealismo che fece la fortuna del cinema italiano è in fase di pre pensionamento. Tira altra aria nel paese. Gli italiani hanno archiviato la guerra e, tra una ristrettezza e l'altra, in attesa del boom economico, hanno un gran desiderio di lasciarsi alle spalle le bombe, il fascismo e la guerra civile. Il cinema, che… leggi tutto
Discreto film, che ha i suoi punti di forza nella denuncia della mediocrità di tanti italiani. Un Fantozzi ante litteram, interpretato dal solito bravissimo Sordi. Il limite è la sceneggiatura: regolare, talvolta fa ridere, ma un po’ piatta, nel complesso. Memorabile invece è l’odioso direttore, esemplare tipico di tanti capitalisti schifosi, nel suo… leggi tutto
Anni 50. La guerra è finita da dieci ed il Neorealismo che fece la fortuna del cinema italiano è in fase di pre pensionamento. Tira altra aria nel paese. Gli italiani hanno archiviato la guerra e, tra una ristrettezza e l'altra, in attesa del boom economico, hanno un gran desiderio di lasciarsi alle spalle le bombe, il fascismo e la guerra civile. Il cinema, che…
Alberto Menichetti (Alberto Sordi) è un impiegato in una fabbrica di cappelli, che vive con due vecchie zie che lo hanno cresciuto sotto la proverbiale campana di vetro (una è Tina Pica!). Personaggio pavido e pauroso, timoroso di venir implicato in qualsivoglia questione con i datori di lavoro, le autorità o altri («Allora me volete incastrà!»),…
Alberto è quello che abitualmente, nel gergo popolare, viene definito il classico “pover’uomo”, ruffiano e servile con i potenti o anche solo con i superiori, mentre è prepotente e prevaricatore con i deboli. Lavora come impiegato in un cappellificio, è un codardo, talmente vile che cerca in tutti modi e grottescamente di accaparrarsi il favore del…
"Un Eroe dei nostri tempi" diretto nel 1955 da Mario Monicelli,devo dire che è un gioiello. La storia si svolge a Roma, e racconta di Alberto Menichetti,che è un ragazzo molto particolare perché sbruffone, ambizioso e pronto ad ogni bassezza per farsi apprezzare dal direttore dell'ufficio in cui lavora però un altro verso, pavido e ricco di complessi. …
Uno dei primi film di Mario Monicelli senza Steno(con il quale aveva girato 8 film tra cui il capolavoro Guardie e ladri).
Film molto divertente con un Sordi bravissimo (sempre pauroso e pronto a cacciarsi nei guai).
E' una delle prime collaborazioni della coppia Sonego & Sordi(che darà grandi frutti)
Accanto ad Albertone una bravissima Franca Valeri,un giovanissimo Bud Spencer,la…
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Commenti (6) vedi tutti
Monicelli sta affilando le armi per i capolavori a venire, trova Sonego e la trama si ingolfa, collage di sketches che lasciano campo libero a Sordi e al suo trito catalogo di smorfie e faccine (solo 4 anni all’interpretazione di La grande guerra ma paiono anni luce!). Bravi e sprecati i comprimari. Film che abbaia poco e morde meno, eppur si ride.
commento di Inside manEsempio smagliante di commedia all'italiana, dove una perfetta sceneggiatura ad orologeria offre ad Alberto Sordi l'occasione per una grandissima prova comica, nell'ennesima incarnazione del suo archetipo di “italiano medio”, qui ancora più vile ed abbietto del solito.
leggi la recensione completa di port crosIndimenticabile film di Monicelli, con il mitico "Albertone nazionale "
leggi la recensione completa di Furetto60Un impiegato timoroso di tutto - proprio per via delle sue paure - finirà per mettersi nei guai. Piacevole commedia di Mario Monicelli, ben diretta, dove a spiccare è l'irresistibile Alberto Sordi, nei panni dell'italiano medio, tipico "eroe" moderno. Voto 6,5/10.
commento di alexio350Uno dei migliori film del primo Sordi.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUno dei film più belli con Sordi, da rivedere mille volte, non annoia mai grazie anche ad altri attori come Valeri e Carotenuto
commento di Andrea Vincenti