Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Nonostante lo si definisca un horror, Rosemary's Baby può essere considerato appartenente a questo genere solo sottolineando la sua atipicità, dato che si vede del sangue in una sola scena nelle oltre due ore di film. E' piuttosto un drammone psico-mistico, in cui la giovane Rosemary si ritrova precipitata e "accerchiata" da personaggi ambigui.
Gli eventi sono esposti in modo lucido e dettagliato, in modo tale da far solo percepire la paura, che è mantenuta costante ma senza picchi di spavento; si respirano piuttosto drammaticità, oppressione, repulsione verso un piano diabolico sulla cui reale esistenza siamo costretti ad interrogarci senza risposta: Rosemary sta impazzendo o davvero il (un tempo) premuroso marito e gli invadentemente cordiali vicini d'appartamento stanno complottando qualcosa alle sue spalle? La ragazza, portando avanti una gravidanza insolitamente dolorosa, raccoglie indizi tali da subodorare una maledizione perpetrata contro di lei ma, chiusa nella sua fragilità, non riesce a farsi capire da nessuno e persino lo spettatore dubita della sua sanità mentale, viste le facce rassicuranti di chi le vuole bene. Qual è la verità?
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