Regia di Jaume Balagueró vedi scheda film
Quale segreto è nascosto dietro la figura della Musa Ispiratrice, da sempre elemento portante nella vita dei poeti?
Un anno dopo il suicidio della sua fidanzata un giovane ex professore universitario (ha lasciato la cattedra in seguito alla morte della ragazza, sua allieva di corso) ha un sogno nel quale assiste all'omicidio di una donna. Pochi giorni dopo...
Ogni poeta di successo ha la sua musa ispiratrice. Ma chi sono le muse? Semplici amiche e/o innamorate del Bardo di turno o esseri mitologici che convivono con i terrestri? Le indagini nel quale si muovono i protagonisti del film sembrano scegliere questa ipotesi, che gioca col mito di Sette Muse, ognuna con poteri differenti e simili alle Tre Madri di argentiana memoria (ma descritte più con l'elegante impianto tecnico del SUSPIRIA di Luca Guadagnino).
Dopo aver adottato il modus operandi del kolossal internazionale con la serie REC, composta da sequel, remake e franchising connesso ma vuota di autentico mistero e sana paura (elementi che avevano caratterizzato la produzione d'esordio di Balaguerò) il geniale giovane talento spagnolo torna ai suoi stilemi classici. Il risultato è un prodotto curioso e pauroso, inquietante quindi interessante (rima poetica in linea col film). Idea di partenza insieme molto originale ma a tratti risibile. Location azzeccate, misteri a go go, e sequenze shock completano gli ingredienti giusti per il successo del film. Colpo di scena finale che riporta al binomio amore/morte tipico del poeta sofferente. Avercene di questi tempi di un prodotto così!!!
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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