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La truffa dei Logan

Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film

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La recensione su La truffa dei Logan

di alan smithee
6 stelle

CINEMA OLTRECONFINE - FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2017 - SELEZIONE UFFICIALE

Due fratelli di nome Jimmy e Clyde Logan (sono Channing Tatum, volonteroso e presenza ormai fissa con Soderbergh, e Adam Driver, sempre fantastico), minatore dalla gamba zoppa uno, ex veterano della querra in Iraq l'altro, che è tornato amputato dall'avanbraccio, si decidono ad organizzare la truffa della loro vita: rapineranno un gigantesco stadio ove si tiene un evento di portata nazionale, ovvero una gara automobilistica organizzata dalla NASCAR, in grado di attirare a sé una quantità di persone (e di cash) da poter sistemare una decina di persone per il resto della vita.

I due fratelli paiono degli sprovveduti, ma in realtà il più anziano, Jimmy, lavorando da tempo nei sotterranei della struttura, è a conoscenza di come verrà strutturata la cassaforte atta a contenere tutto il contante che entrerà nelle casse dell'organizzazione.

Ad aiutare i due, la sorella parrucchiera, bella assai (Riley Keough), un truzzo carcerato platinato che tuttavia sa quel che fa (l'irresistibile Daniel Craig), due fretelli piuttosto debosciati, e al difuori tutta una organizzazione da bleffare e mille difficoltà da schivare o evitare: una detective dell'FBI davvero tosta (Hilary Swank, sempre molto seducente anche quando fa il maschiaccio), una ex moglie invadente ed insopportabile (Katie Holmes), ed un insperato incontro di riminiscenze adolescenziali, che si materializza sotto forma di crocerossina (Katherine Waterson).

La fortuna gioca dalla parte dei due fratelli, come preannuncia persino il titolo, perché la rapina, dall'esito e dagli sviluppi incredibili e impensati, nonostante i suoi mille problemi e le numerose vicissitudini ed imprevisti, finisce per filare davvero liscia come se i due fossero miracolati.

Humor, cazzeggio, dialoghi divertenti e piuttosto brillanti: senza nulla di più, il ritorno al cinema di quel furbastro di Steven Soderbergh (che si autocita facendo ribattezzare la banda dai telegiornali come gli Ocean Seven - a cui peraltro nessuno aveva creduto quando annunciò qualche anno fa il suo addio definitivo al mondo del grande schermo - è una piacevole sorpresa, un film di volti simpatici e spesso belli, sfrontati e protagonisti di personaggi curiosi e riusciti; ma anche nulla di veramente più:  forte di un bel cast affiatato quindi, bei volti, complice una narrazione sciolta e apparentemente sottotono, che nasconde il giusto grado di ironia per far trascorrere due ore di spensieratezza e divertimento.

Ma davvero nulla, ma proprio nulla, di più per un autore che da sempre è un grande pianificatore, in grado di sfornarci, anche a ritmi molto sostenuti, un prodotto quasi perfetto, ma spesso anche un pò precotto e sin troppo premeditato.

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