Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Due fratelli male in arnese organizzano un colpo leggendario; per realizzarlo hanno però bisogno di un esperto di esplosivi, che trovano in un galeotto pronto a evadere.
Più che a Ocean’s eleven (e sèguiti), La truffa dei Logan si accosta in partenza alla tradizione de I soliti ignoti e dei film di rapina organizzati maldestramente da una gang squinternata; non mancano comunque un piano diabolico e un malloppo eccezionale, che verrà in qualche modo raggiunto dai nostri, virando nuovamente la storia all’action e alla tensione. La pellicola con cui Soderbergh ritorna al cinema nel 2017, dopo una pausa di quattro anni (infinita per un autore iperprolifico come lui), è insomma un concentrato di generi che si muove pur abilmente fra serio e faceto, dimenticandosi però di un fattore, forse il più importante in assoluto per un film di questo tipo: vale a dire il ritmo. La truffa dei Logan parte abbastanza lentamente, ma se possibile in seguito rallenta ulteriormente; la narrazione accelera quindi verso tre quarti, ma ormai il peggio è fatto per lo spettatore più distratto o non particolarmente interessato; se si considera che la durata totale raggiunge le due ore tonde, non è difficile ipotizzare tagli benefici qua e là. Altro elemento discutibile è poi la scarsa originalità della sceneggiatura, che pesca fra già visto (il padre che cerca di recuperare il rapporto con la figlioletta, es.) e prevedibile (la rissa nel bar e il conseguente ritorno di Max Chilblain). A proposito di Chilblain: a interpretarlo è Seth McFarlane, il creatore dei Griffin; nel cast primeggiano comunque i nomi di Daniel Craig, Channing Tatum, Adam Driver, Katie Holmes e Riley Keough. Curiosità: il copione è firmato da Rebecca Blunt, ma si tratta di uno pseudonimo dietro cui si cela – al suo primo lavoro di scrittura cinematografica – la giornalista Jules Asner, moglie di Soderbergh. 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta