Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Il ritorno al cinema di Steven Soderbergh, dopo anni di TV e un abbandono evidentemente troppo frettoloso, avviene a sorpresa attraverso l'autocitazione, seppur in un modo ironico e caciarone, e un'action-comedy irriverente e cialtronesco, a metà strada tra un prodotto falsamente indie e uno dalle forzate velleità intellettuali, e che mette in scena, grazie all'apporto di un ricco e assortito cast di livello (tra cui Channing Tatum, Adam Driver, Daniel Craig, Riley Keough, Katie Holmes), una specie di versione alternativa (irriverente, improvvisata e soprattutto diversamente abile) della sua stessa fashionissima banda degli Ocean's 11 (citati direttamente all'interno della pellicola) in un classico film di rapina nella quale la componente comedy, decisamente predominante, raggiunge vette di imprevedibile nonsense.
Concepito e, nella sua semplicità, magistralmente confezionato lontano da Hollywood, Soderbergh dipinge un mondo surreale e grottesco (ma emotivamente solidissimo) per raccontare le vicissitudini di un improbabile gruppo di disadattati della provincia americana più profonda, cafona e irrimedialmente trumpiana, quella parte d'America che per sopravvivere al ristagno economico e sociale può contare esclusivamente su se stessa e che, a sorpresa, non è soltanto una massa di ignoranti e bifolchi ma che al contrario è capace, nei momenti di difficoltà, di reagire anche con estrema caparbietà e furbizia.
Magari anche grazie all'aiuto di un po di fortuna.
VOTO: 7
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