Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Quello presentato oggi alla Festa del Cinema è il lavoro che ha fatto recedere Steven Soderbergh dal proposito di non fare più film per il grande schermo. Da qui le aspettative nei confronti di "Logan Lucky" e della sua squadra di improbabili svaligiatori capitanati dai fratelli Jimmy e Clyde Logan, costretti dalle scarse economie a tentare il colpo grosso rapinando gli incassi di un importante gara automobilistica. Leggendo la trama il sospetto di trovarci di fronte a nuova versione di "Ocean's Eleven" erano pressoché certo, ma si sperava che l'astinenza dallo schermo potesse aiutare il regista a trovare una variante capace di giustificare l'operazione. Invece, tolto il fatto che la trama si sposta da Las Vegas alla Carolina del Nord, sostituendo l'ambiente metropolitano e glamour della città del Nevada con quello pacchiano e rustico di un'anonima cittadina della provincia americana, il canovaccio rimane sempre uguale. Citando se stesso (ancora "Ocean's Eleven") e pure gli altri (la serie televisiva "Hazzard") Soderbergh colleziona attori come fossero figurine, ma quando si tratta di mettere a segno qualche idea l'ispirazione non è delle migliori. Se poi ci mettiamo che "Logan Lucky" balbetta anche in quello che dovrebbe essere il suo pezzo forte, cioè quando si tratta di far tornare i conti sull'esecuzione del colpo, la cui ricostruzione appare più forzata che logica, il dado è tratto, e le sorti del film, segnate.
(pubblicata su ondacinema.it)
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