Regia di Aldo Florio vedi scheda film
Il genere del "film della grande rapina" venne introdotto in Italia da Marco Vicario alla metà degli anni Sessanta; nel lustro seguente il filone venne frequentato e cavalcato dai più disparati mestieranti e ciarlatani della macchina da presa, fra i quali anche Aldo Florio, più appartenente alla seconda che alla prima categoria. Seconda regia per lui, dopo il raffazzonato spaghetti western I cinque della vendetta, di qualche mese precedente, questo L'uomo del colpo perfetto ha un titolo orecchiabile, un cast mediocre, una regia discutibile e una sceneggiatura del tutto priva di fantasia: tanto basti a capire perchè sia la pellicola che il regista cadranno molto presto nel dimenticatoio. Sul copione le firme sono quattro: quelle di Arpad DeRiso, Roberto Gianviti, Aldo Florio stesso e di Pedro Gil Paradela, nel segno della coproduzione fra Italia e Spagna che ha permesso a questo film di essere girato non solo fra Roma e l'Andalusia, ma anche fra Beirut e Londra (in Olanda, dove l'azione si svolge principalmente, no). Richard Harrison e Alida Chelli sono i nomi più importanti sulla locandina; in parti minori troviamo anche Rosalba Neri, Tullio Altamura e Franco De Rosa, tutti caratteristi piuttosto attivi in quegli anni. L'uomo del colpo perfetto non è in definitiva un prodottino tirato via, ma ci somiglia molto. 2,5/10.
Un grosso carico di diamanti diretto ad Amsterdam scompare improvvisamente nel nulla. Un agente segreto indaga sul caso.
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