Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Gran cosa la satira,permette di dar mazzate sorridendo e denigrare divertendo,quando funziona ad hoc:in "Vogliamo i colonnelli" c'è un avvio strepitoso,una prima parte di buon livello,e qualche passaggio grottesco che non gira come dovrebbe,fino all'azzeccato finale che ripiana le cose. Monicelli,dopo il fallito golpe Borghese ,elabora una storia di nostalgici del Fascio che mettono su un colpo di Stato di mirabile cialtroneria,come in effetti tutte le reminiscenze littorie sono:dal deputato sudaticcio di Ugo Tognazzi al sacerdote nero di Del Prete,ed in mezzo un gruppo di ridicoli esaltati,tutti abilissimi a mandare alla malora il piano per destabilizzare lo Stato,anche se un ministro sedicente democratico in realtà condanna il gesto,ma in pratica lo compie lui stesso con abilità da maneggione indefesso.Il regista de "La grande guerra" imbrocca i dettagli,molte battute sparse qua e là per il film,la conduzione di uno stuolo agguerrito di caratteristi in vena,capitanati da un Ugo Tognazzi a tratti sublime nel disegnare la sfatta,abborracciata verve del suo fascistaccio grintoso e meschino:solo che per funzionare del tutto non dovrebbe incappare in qualche caduta di tono e di ritmo come gli capita nella parte centrale,e spingere meno sul pedale del paradosso per mantenersi entro i canoni di una satira politica dai denti aguzzi.Comunque,una commedia maligna,con degli acuti ilari e recitata ottimamente da tutto il parco attori.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta