Regia di Richard Quine vedi scheda film
Quine, l'uomo della Novak all'epoca, e sulla quale punto moltissimo, facendola passare da film drammatici a commedia fino ai film sentimentali. Qui siamo in un tipo di cinema che si rifà a diversi modelli, ma restando superficialmente al di sotto degli originali. La stessa impostazione della recitazione si rifà anche a schemi recenti e di successo, stile Sirk. Difficile non vedere una Turner più giovane in certe tonalità od espressioni della Novak, che si perde in certi manierismi troppo facilotti, certo anche penalizzata da una storia che in certi momenti fa sorridere, con tutte le attenuanti del contesto dell'epoca. Tutto è troppo scontato nella realizzazione e in fase di sceneggiatura, la differenza non sta nella storia in sé stessa, che nei melò sappiamo dove ci porta, ma nella resa che questa può avere nello schermo.
Una storia sentimentale non scritta nella maniera giusta
Musica che rimarrà, il tema è davvero ever green, firmata da George Duning
Poteva salvare certe parti da ridicolo, e nel meò è imperdonabile.
Bella e sensuale, ma la credibilità non fa parte del suo bagaglio; troppo impenganta sugli standard
Fa il suo ruolo con dignità e credibilità la stoffa fa parte dell'attore.
Bella e diversa, dispiace metterla a confronto, comunque risolve al meglio il suo personaggio
Siamo nella fase inziale dei personaggio cattivi e ricattatori
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