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Le vergini di Roma

Regia di Vittorio Cottafavi, Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film

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La recensione su Le vergini di Roma

di mm40
2 stelle

Assediati dagli etruschi di Porsenna, i romani si vedono vinti e costretti a pagare un debito di guerra peculiare: dovranno consegnare ai vincitori un buon numero di donne. Queste all'inizio obbediscono agli ordini, ma poi si ribellano e si danno alla fuga capeggiate dall'intrepida Clelia.

 

Uno dei tanti peplum, film in costume antico o mitologico, che a quell'epoca imperversavano sui grandi schermi nostrani. Cominciato da Vittorio Cottafavi, dopo tre settimane di riprese il film vide subentrare alla regia il più esperto Carlo Ludovico Bragaglia, secondo il Morandini a causa di un'insanabile frattura fra il primo regista e il protagonista Louis Jourdan. A conti fatti il prodottino è talmente striminzito e impersonale che non ce ne si accorge minimamente; nel cast troviamo anche, fra gli altri, Jean Chevrier, Sylvia Syms, Nicole Courcel e, in parti marginali, Ettore Manni, Corrado Pani e Michel Piccoli. Scorrendo la lista degli interpreti non è difficile intuire che si tratta di una coproduzione franco-italiana, ma anche jugoslava; l'identica sensazione si ha osservando la lista di coloro che hanno firmato il copione: sceneggiatura di Luigi Emmanuele, Leo Joannon e Pierre O'Connell, tratta "da una novella" (così riportano i titoli di testa) di Emmanuele e Gaetano Loffredo. Avventura, azione, buoni sentimenti, muscoloni e belle fanciulle: i canoni del genere sono rispettati; entrambi i registi torneranno subito di seguito sul set per licenziare altre due pellicole di simile fattura: Ercole alla conquista di Atlantide (1961) per Cottafavi e per Bragaglia Ursus nella valle dei leoni (1961). 2,5/10.

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