Regia di Peter Bogdanovich vedi scheda film
"Mask-Dietro la maschera" diretto nel 1984 da Peter Bogdanovich,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia racconta che il sedicenne Rocky Dennis è
affetto da leontiasi, una mostruosa deformazione del cranio,
ma è dotato di intelligenza vivace e di molta saggezza; più di sua madre,
che si è rifugiata nella droga e conduce un'esistenza non certo esemplare.
Ma il loro rapporto è fecondo, così come quello con la "vivace"
banda dei loro amici. La il suo destino però è segnato.
Il Film prodotto dalla Universal Pictures, rappresenta
il 12° Lungometraggio del grande Peter Bogdanovich,
che per questo suo lavoro narra una storia vera,
quella di Rocky ragazzo sedicenne, malato di
leontiasi e allora avendo questa deformità
in faccia, tentano di non guardarlo, e a i soliti
problemi di ambientamento a scuola, ma avendo
un animo brillante e essere intelligente,
riesce sempre a conquistare, ed avere successi,
ed è consapevole della sua deformità.
Bisogna dire che il regista è uno preciso,
anche a livello estetico e dello scritto,
e allora tutto quello che c'è intorno al
ragazzo è descritto bene, come la mamma
e tutti i suoi amici, che sono una banda
fuori, ma uniti e tifano per Rocky, per ogni
successo.
Insomma, tutto il complesso, è coinvolgente,
con ritmo e nessuna sbavatura, puntando
sul realismo, anche sul grande Cinema,
che il regista è un esperto in questo.
Certo, con tante differenze, ti viene in mente
"Elephant Man", ma in salsa meno triste,
ma il problema è simile.
Per chi non sa la storia e gli avvenimenti,
le pecche sono che non si sa in quale periodo
siamo, perché il regista utilizza nella colonna
sonora vari brani che spaziano dagli anni
'60/70 e '80, e solo alla fine sai in che periodo
siamo stati, e l'altra e che non si sa che lavoro
fa la madre, anche se potrebbe essere aiutata
dallo stato, dato la situazione, ma è una cosa
che pensi tu, e questa cosa non approfondita
è inconsueto per il regista, dato la precisione.
Comunque è un Film realizzato bene,
con una struttura robusta,
e queste cose passando in secondo piano,
per la buona qualità della pellicola,
e le problematiche affrontate dal ragazzo,
dal problema della droga della madre
con le ragazze.
Da segnalare la buona direzione del Cast dove
spiccano le interpretazioni di Cher, che interpreta
la madre, che ci regala un interpretazione intensa,
e tra le sue migliori e Eric Stoltz, nel ruolo del figlio
Roy L. "Rocky" Dennis,che è molto in ruolo, quasi
"carnale" e figurano anche:
Sam Elliott-Estelle Getty-Richard Dysart e una
giovane e attraente Laura Dern, nel ruolo della
cieca Diana Adams, tra i primi ruoli.
Invece nel complesso, tutto il reparto tecnico,
per la messa in scena.
In conclusione un buon Film,
dove il regista si conferma di alto livello
raccontando una storia difficile e coinvolgente,
dove tifi per il giovane Ricky e la sua madre,
che non ha molti giri di parole e cercano di migliorarsi
ciascuno, e lo realizza in modo ineccepibile perché
non cade sul banale, con dietro una struttura
robusta alle spalle, con un finale amaro,
ma Bogdanovich ha fatto di meglio.
Il mio voto: 7.
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