Regia di Peter Collinson vedi scheda film
Gang britannica in trasferta a Torino per soffiare alla FIAT 4 milioni di dollari in lingotti d’oro provenienti dalla Cina come anticipo di un colossale contratto. L’ennesimo “colpo del secolo” di tanto cinema di quegli anni viene raccontato con tutt’altro che noiosa dovizia di particolari. Le scene d’azione, i numerosi inseguimenti e distruzioni di macchine hanno il ritmo giusto. C’è una mafia italiana caricaturale e impotente di fronte alla esagerata superiorità del commando d’Oltremanica, c’è l’umiliante confronto tra le Alfa Romeo e moto Guzzi della polizia italiana con tre super-Mini che sfrecciano, si arrampicano, saltano, irrompono dappertutto senza un graffio sulla carrozzeria. Ingenuità che si possono perdonare in un film di tutto rispetto per sceneggiatura, regia e montaggio. Dialoghi e caratterizzazione dei personaggi rinviano facilmente allo stile “James Bond”, facile da imitare, ma molto efficace negli anni ’60. Michael Caine, come leader della banda, funziona ma è ancora lontano dal talento che rivelerà nei decenni successivi. Molto divertenti le immagini di Torino paralizzata da un ingorgo globale, parossistico, immaginabile solo al cinema. Consigliabile se si vuol vedere un film gradevole e spensierato, senza affaticare il cervello.
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