Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Quando uscì,non mancarono ovviamente ipocrite polemiche,anche per via della somiglianza di Lando Buzzanca con il DC Emilio Colombo (all'epoca),e negli anni è diventato un cult della cinematografia trash,anche se molto meno sboccato e volgare di tante pellicole similari:la regia di Lucio Fulci,ancora non approdato al genere horror,per cui è ricordato e apprezzato da tanti fans di cinema,ma che veniva dai film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia,stempera gli scivoloni nel pecoreccio,e si parla di una sorta di patologia che induce il politico Buzzanca a non riuscire a frenare gli istinti che lo portano a imbarazzanti palpate dei posteriori di diverse donne.Oggi,al tempo delle Olgettine,del "lettone di Putin" e delle varie scorribande berlusconiane,tra "cene eleganti" e balletti organizzati per sollazzare i vari commensali dell'ex-capo del governo,un film come questo fa quasi tenerezza.Però come satira è piuttosto bolsa,nonostante gli strali teoricamente siano puntati su Vaticano e potere politico,la sceneggiatura è fiaccherella,e se Lando Buzzanca è meno esagitato che in altri suoi film (l'attore tuttavia ha un suo stile,per quanto spesso sprecato),la bellezza di Laura Antonelli è anche qui stordente,e tra l'altro figura meglio del collega come interprete della suorina vinta dai sensi Certo,pensare che la censura democristiana intervenne per creare problemi ad un lungometraggio così poco velenoso,dà il quadro dell'ottusità dei piani alti del Potere,ancora una volta...
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