Regia di Luigi Filippo D'Amico vedi scheda film
''Chi non si estranea dalla lotta....'' Così si è già detto tutto!
Alberto Sordi è ancora oggi conosciuto in Italia, non solo per i suoi numerosi ruoli in film comici e drammatici, ma anche per interpretare parti che riflettevano le nuove realtà della società italiana. Nel 1970 l'industria sportiva del calcio non era una novità, ma sicuramente un film comico su di esso era. Qui Sordi interpreta la parte di Benito Fornaciari, un modesto italiano cattolico dell'alta borghesia pallido, religiosamente devoto, che eredita da uno zio perduto da tempo una squadra di calcio di lega minore e tra tutte le cose decide di visitarlo per venderlo. Ma la popolazione locale ha altre idee, attraverso una rivolta quasi armata lo "costringe" a non vendere il club, ma piuttosto a guidarlo verso altre glorie sul campo di calcio. le sue riserve iniziali sul calcio lentamente svaniscono per essere sostituite da una devozione quasi fanatica per la "sua" squadra di calcio, al punto che abbandona famiglia, amici e città natale. Viene anche coinvolto in altri piaceri della vita, come amare la bellissima cuoca, mangiare il suo cuore dai piaceri culinari locali e, soprattutto, uscire con i giocatori di football durante i loro ritiri di allenamento. Questo film è nello stile di Alberto Sordi, di come un italiano può cambiare dall'essere una persona molto conservatrice a una persona completa bohémien in uscita, mostrando le varie sfumature di italiani che puoi trovare in Italia, che possono facilmente passare da un personaggio all'altro, però non sono sicuro che ciò avvenga così facilmente nella realtà, ma per il bene dei film, è sempre una bella risata!. Sicuramente un film da vedere se vuoi passare 2 ore a farti una bella risata! Voto 5 su 5.
La sequenza della partita di calcio dei sacerdoti è puramente alla Fellini, si vede che Sordi era suo grande amico!
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